Ericsson con Fabrix Systems per portare app e servizi video nella nuvola

L’azienda svedese ha acquisito il 100% di Fabrix Systems, società specializzata in servizi cloud. Borgklint: “Stiamo investendo in modo significativo su tutte le nostre piattaforme TV e sulle reti video-centriche”

Pubblicato il 30 Set 2014

Antonio Dini

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E adesso anche il video va nella nuvola. Come spiega Per Borgklint, vicepresidente responsabile del Support Solutions di Ericsson: «Stiamo investendo in modo significativo su tutte le nostre piattaforme Tv e sulle reti video-centriche per estendere la nostra posizione sul mercato. La nostra Media Vision 2020 mostra che la Tv tradizionale si sta evolvendo rapidamente verso la Tv Anywhere, e la posizione di Ericsson nelle reti, nel broadcast e nei video ci offre un’opportunità unica per consentire ai clienti più esigenti di definire e creare il futuro della Tv. Fabrix Systems ci permetterà di aiutare ulteriormente i clienti a far fronte alla richiesta di contenuti video personalizzati su qualsiasi schermo e in qualsiasi momento».

Ericsson ha annunciato di aver stipulato un accordo per acquisire Fabrix Systems, azienda nel settore del cloud storage, computing e distribuzione su reti IP per le applicazioni video che oggi costituiscono alcune delle più avanzate implementazioni di videoregistrazione digitale (DVR), basate su cloud-computing, da parte di operatori IPTV e via cavo. Fabrix Systems estende ulteriormente il portafoglio di Ericsson per le soluzioni Tv e media, con una piattaforma scale-out di archiviazione ed elaborazione basata sul cloud. L’architettura è semplice, strettamente integrata ed ottimizzata per le applicazioni di archiviazione, elaborazione e distribuzione dei contenuti media, come il DVR su cloud e l’espansione del video-on-demand (VOD). L’approccio, spiegano da Ericsson, si avvale dei più recenti progressi nei sistemi di “clustered storage” e di “grid computing” e nelle tecnologie di virtualizzazione e di elaborazione video, in grado di abilitare una vasta gamma di applicazioni.

L’acquisizione rende possibile la disponibilità di nuovi servizi e la migrazione verso implementazioni DVR su cloud per tutte le piattaforme Tv, tra cui Ericsson MediaFirst e Ericsson Mediaroom. Amplia inoltre il focus di Ericsson su reti e servizi video-centrici, grazie ad un’architettura cloud-based in grado di archiviare, gestire e distribuire contenuti su tutti i dispositivi in modo efficiente e garantendo la qualità di esperienza migliore.

Se nella Società Connessa l’industria della TV evolve sempre più rapidamente, allo stesso modo la crescita della connettività a banda larga, i servizi cloud e la mobilità avranno un impatto dirompente su tutta la catena di valore dei media. Un recente report del ConsumerLab di Ericsson mostra che i consumatori stanno rapidamente abbracciando quei servizi televisivi che forniscono immediatezza, facilità di accesso e possibilità di personalizzazione. Questa acquisizione, spiegano da Ericsson, contribuirà perciò ad accelerare la capacità di Ericsson di soddisfare le aspettative dei consumatori, rispetto al modo in cui vogliono godere della Tv, oggi e nel futuro. Consentirà inoltre ai fornitori dei servizi Tv non solo di migrare nel cloud i propri servizi e tutte le applicazioni fondamentali per i consumatori, ma allo stesso tempo di garantire anche la distribuzione dei video in maniera efficiente e un’esperienza di qualità superiore su tutti i dispositivi.

Ram Ben-Yakir, Ceo e co-fondatore di Fabrix Systems dice: “I fornitori di servizi Tv, in particolare quelli attivi su reti di distribuzione IP, stanno accelerando i loro investimenti nell’architettura di rete per l’ottimizzazione video, con l’obiettivo di garantire la promessa di disponibilità della Tv Anywhere. Attraverso implementazioni in tutto il mondo delle nostre soluzioni di cloud storage e computing, abbiamo permesso ai principali provider Tv di fornire ai consumatori diversi servizi, come il DVR, attraverso attivazioni basate su cloud, riducendo i costi e consentendo un’esperienza di consumo di contenuti on-demand più uniforme».

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