LA SURVEY

La digital transformation “regina” del business. Ma in Italia ostacoli sul cammino

Aumentano gli investimenti in analytics, cloud, sicurezza e customer experience. Il Cio sempre più protagonista dell’innovazione. Ma restano i nodi del cambio culturale e delle competenze. La fotografia scattata dalla Cio Survey di NetConsulting

Pubblicato il 09 Ott 2019

Patrizia Licata

digital-transformation

L’introduzione delle tecnologie digitali nelle aziende italiane è sempre più determinata da piani aziendali di ampio respiro che sono nella maggioranza dei casi emanazione di comitati misti Ict-Business (51,4%) o addirittura del top management (48,6%). Lo svela la tredicesima edizione della Cio Survey condotta da NetConsulting cube su oltre 70 responsabili Ict delle imprese private italiane e promossa da Capgemini Italia, Cisco, Dell Technologies, Samsung, ServiceNow e Tim. Advanced analytics, cloud, cybersecurity e Gdpr, customer experience digitale e modernizzazione applicativa sono le aree tecnologiche su cui si indirizzeranno i maggiori investimenti nel breve periodo delle aziende italiane impegnate nella digital transformation.

Una nuova fase nella trasformazione digitale

“Il focus principale della Cio Survey 2019, il cui titolo è La trasformazione digitale delle aziende italiane: verso una nuova fase, è la rilevazione di come il processo di digitalizzazione, iniziato da almeno 3 anni, stia incidendo sull’innovazione dei processi aziendali”, sottolinea Giancarlo Capitani, presidente di NetConsulting cube. Dall’analisi emerge chiaramente come i progetti digitali siano sempre più affrontati nell’ambito di piani strategici aziendali. In questo scenario, ai Cio spetta un ruolo sempre più cruciale di intermediazione tra business e tecnologia”.

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Gli investimenti in Advanced analytics sono citati dal 66,7% dei partecipanti all’indagine e si concentrano sull’implementazione di sistemi di RPA, sull’introduzione di algoritmi di machine learning e sulla realizzazione di data lake, propedeutici alla valorizzazione dei dati aziendali.

It Infrastructure & Cloud raccoglie il 54,2% delle risposte: le infrastrutture continuano a rivestire un ruolo fondamentale di abilitazione delle strategie di digital transformation, con utilizzo crescente di architetture IaaS e PaaS e servizi SaaS.

L’area Cybersecurity/Gdpr (48,6% delle citazioni) segnala come le aziende continuino ad investire per rispondere alle tante minacce derivanti dal mondo digitale anche se il sondaggio rileva una minore intensità progettuale perché nella maggioranza dei casi gli adempimenti normativi legati al Gdpr appaiono già indirizzati.

Forte impegno sulla Digital customer experience (48,6% delle risposte) in modo che l’esperienza di acquisto di prodotti e servizi sia il più soddisfacente possibile su tutti i canali digitali.

La modernizzazione applicativa è citata nel 45,8% dei casi e indica l’importanza per le aziende di adeguare la propria base applicativa in linea con l’innovazione digitale.

Le funzioni che esprimono una maggiore domanda di innovazione sono il Marketing e le Vendite (citati rispettivamente dal 68% e 58% circa delle aziende), a dimostrazione di come il baricentro della digitalizzazione risulti essere ancora il customer journey. Produzione e Logistica si confermano ambiti di forte domanda digitale (42%), nonostante gli effetti di Impresa 4.0 inizino a risultare meno incisivi rispetto al 2018.

Gli impatti della digital transformation

Secondo i Cio intervistati, la digital transformation porta i maggiori benefici nei rapporti con clienti e prospect (82% circa delle risposte) e nello sviluppo innovativo dell’offerta (65,3%). Meno citati ma comunque significativi appaiono i benefici nella relazione con dipendenti (44%) e operatori della filiera (28% circa).

Nella relazione con i clienti, i partecipanti all’indagine riconoscono alle iniziative di digital transformation una particolare efficacia nella creazione di customer experience coinvolgenti, nella gestione in un’ottica omnichannel di tutte le interazioni che legano l’azienda ai suoi clienti, nella disponibilità di dati utili anche a creare customer experience personalizzate.

Nei rapporti con gli operatori di filiera, comunicazione e condivisione rapide e in real-time sono i principali obiettivi, perseguiti con maggiore efficacia, dalle iniziative di digital transformation. Si tratta, peraltro, di obiettivi che una volta raggiunti influenzano, in modo positivo, anche i processi di procurement, le politiche di magazzino, il time to market e la valutazione di partner e fornitori.

Per quanto riguarda la gestione di dipendenti e collaboratori, le iniziative di digital transformation appaiono efficaci nell’evolvere le modalità di lavoro in un’ottica di smart working così come nell’ottimizzare i processi esistenti, come ad esempio in ambito amministrativo e operativo per autorizzazione e delega di task e di gestione talenti.

Le criticità: change management e competenze

Nel percorso verso la digitalizzazione la principale criticità è riconducibile alle tematiche di change management (49% delle citazioni). Senza una piena accettazione dei cambiamenti determinati dall’introduzione di soluzioni innovative, la possibilità che un progetto fallisca o generi solo marginalmente i risultati sperati è elevata. Altro elemento importante riguarda la presenza di altre priorità in azienda (32%), relative principalmente alla gestione operativa dell’esistente, che possono rallentare l’avvio dei progetti di digital transformation. Seguono i temi legati all’adeguatezza delle infrastrutture e degli skill ritenuti non soddisfacenti dal 30% circa dei partecipanti all’indagine.

In tema di competenze,  in particolare, l’indagine rileva la presenza di uno “skill shortage” apprezzabile a livello sia tecnologico che business. Dal primo punto di vista, in linea con le principali aree progettuali, le professionalità più ricercate si collocano nell’ambito della gestione dei dati, delle infrastrutture e della security.

L’ecosistema di vendor e partner

Specializzazione e innovatività sono i principali elementi che guidano le aziende del panel nella scelta di vendor e partner che le possano supportare nel loro percorso di trasformazione digitale. Tra i soggetti più citati appaiono, infatti, vendor Ict focalizzati su specifiche aree di business e tecnologie (66%) e start-up (42%), che fanno dell’innovazione la loro value proposition.

Seguono le società di consulenza strategica in ambito Ict (39%), il cui supporto è fondamentale nella fase di definizione dei piani strategici di evoluzione digitale.

Il Cio digitale

Il Cio rappresenta oggi una figura sempre più centrale nell’indirizzo e governo della digital transformation in forte collaborazione con la sfera business. Ciò emerge chiaramente dalle risposte fornite dai Cio che hanno partecipato all’indagine. La loro collocazione in azienda ha, infatti, un peso piuttosto rilevante, non tanto in termini della loro partecipazione a comitati aziendali (come executive board e steering committee) – che è stata citata dal 36% dei rispondenti, quanto relativamente al loro riporto aziendale che nel 51% dei casi è rappresento dall’amministratore delegato o dal direttore generale.

Inoltre, i progetti innovativi in ambito digitale sono sempre più valutati non tanto attraverso parametri economico-finanziari (come il Roi) quanto attraverso Kpi volti a valutarne le ricadute sul business (incremento della customer satisfaction, aumento del fatturato, miglioramento del livello di qualità dell’offerta erogata all’utenza finale, etc.).

Il 56% circa dei Cio si ritiene molto coinvolto nelle strategie evolutive e il forte legame con la dimensione business viene confermato dalle attività che secondo i Cio dovrebbero riempire la loro agenda. Prevalgono, in particolare, la diffusione della digital transformation all’interno di tutte le funzioni business (68% delle risposte) e la traduzione delle esigenze dei responsabili business in soluzioni tecnologiche evolutive (63%). Molto meno citate sono le attività più tradizionali, fortemente concentrate sulla sfera tecnologica, ovvero implementazione di architetture e infrastrutture, scouting di tecnologie, gestione delle performance, focus su attività online.

Il commento delle aziende che operano in Italia

La Cio Survey 2019 conferma che vi è piena consapevolezza da parte del mercato circa il fatto che la trasformazione digitale e gli investimenti in tecnologia e innovazione stiano portando a una maggiore competitività delle imprese”, commenta Adrian McDonald, Presidente di Dell Technologies Emea.

Secondo Francesco Pagliari, Responsabile Marketing Offerta It di Tim, “è la trasformazione digitale a guidare l’innovazione: nuovi servizi omnichannel e nuovi modelli di business sono possibili grazie alla disponibilità di tecnologie digitali e il 5G avrà un ruolo particolarmente importante per dare un ulteriore impulso ai settori chiave della nostra economia”.

Carlo Carollo, Head of IM Division di Samsung, sottolinea che Come Samsung, riteniamo che, in tutti i settori industriali, le aziende che adottano soluzioni mobile sono quelle destinate a crescere più delle altre nei prossimi anni. L’Intelligenza artificiale, il cloud, le applicazioni personalizzabili, la Virtual Reality e i dispositivi IoT utilizzati anche in ambito B2B diventeranno gli elementi di forza“.

Laura Muratore, Sales Director di Capgemini Business Unit Italy, commenta: “Un elemento prioritario del percorso di trasformazione che le aziende stanno intraprendendo per cogliere le opportunità offerte dal digitale è rappresentato dalla customer experience, che deve essere sempre più intesa come una vera e propria disciplina di business con un impatto trasversale su tutti i processi e funzioni aziendali”.

“Oggi sottolinea Agostino Santoni, Ceo di Cisco Italy – abbiamo soluzioni digitali che offrono flessibilità, agilità ed efficacia per rispondere alle aspettative sempre più elevate del mercato; possiamo sfruttare il potenziale di una nuova generazione di piattaforme sempre più sicure, aperte, semplici e programmabili. Abbiamo un’opportunità senza precedenti di accelerare la crescita e i Cio possono essere protagonisti”.

Mauro Solimene, Mediterranean AVP ServiceNow, afferma che La Cio Survey di NetConsulting cube fotografa la situazione attuale del nostro paese, sempre più orientato verso un’adozione strategica della digital transformation. È importante, però, anche prendere in considerazione le esigenze dei propri dipendenti, abilitando dei flussi di lavoro digitali che implementino una maggiore produttività ed esperienze migliori”.

Alessandra Pinza, Senior Analyst di NetConsulting cube, commenta: “Il percorso delle aziende italiane verso la digitalizzazione non è esente da ostacoli. Tra gli elementi di attenzione spiccano le tematiche organizzative e di change management e la disponibilità di competenze. In questo contesto, l’ecosistema di vendor, start-up e player tecnologici gioca un ruolo cruciale”.

La Cio Survey 2019 delinea in modo chiaro e sintetico sottolinea Vittorio Arighi, Practice Leader di NetConsulting cube e responsabile della Cio Survey – l’evoluzione del ruolo di un Cio digitale moderno, sempre più attento al confronto con il business e advisor per l’innovazione dei processi aziendali. Il Cio diventa il direttore d’orchestra che amalgama partner tecnologici, Top Management, LOB e digital enablers in modo tale da rendere la propria azienda competitiva e vincente”.

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