MERCATO

Gartner: stampanti 3D fuori dalla nicchia, il mercato ora è di massa

Nel 2016 Gartner prevede 500.000 unità vendute, che balzeranno a 5,6 milioni nel 2019. La diffusione interessa sia il settore enterprise sia il consumer. In pole scuola e università

Pubblicato il 29 Set 2015

Patrizia Licata

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Nel 2016 saranno distribuite nel mondo quasi 500.000 stampanti 3D (496.475 per l’esattezza), un incremento del 103% rispetto alle unità previste per il 2015 (244.533), secondo l’ultima ricerca di Gartner. La società di analisi stima che le vendite di stampanti 3D cresceranno di più del doppio ogni anno tra il 2016 e il 2019, quando le unità distribuite a livello globale supereranno 5,6 milioni.

“La rapida introduzione di novità e avanzamenti nella qualità e nelle prestazioni in tutte le tecnologie per stampanti 3D alimenta la domanda tanto a livello consumer che a livello enterprise: per questo prevediamo tassi di crescita così significativi”, afferma Pete Basiliere, research vice president di Gartner. “Il mercato delle stampanti 3D prosegue la sua trasformazione da mercato di nicchia a mercato globale con un’ampia base di utenti tra imprese e consumatori”.

Sette tecnologie costituiscono il mercato delle stampanti 3D, nota Gartner, ma sono le stampanti 3D ad estrusione di materiali che guidano le vendite (232.336 unità nel 2015, che diventeranno 5,5 milioni nel 2019, praticamente il 97,5% del totale) anche grazie alla presenza sul mercato di modelli low cost e entry level per le stampanti di questo tipo.

Secondo Gartner, si scala mondiale, le stampanti nelle fasce di prezzo fino a 1.000 dollari o da 1.000 a 2.500 dollari, dove si collocano le stampanti a estrusione di materiali, saranno ovviamente le più vendute. In particolare quelle il cui prezzo non supera 1.000 dollari rappresenteranno il 25,5% all’interno di questo sottogruppo e saliranno al 40,7% nel 2019.

Tuttavia queste stampanti non sono ancora destinate esattamente all’utilizzo “domestico”. Il traino per le vendite, anche nella fascia low-cost, non sono tanto le famiglie quanto le scuole e le università, sottolinea Gartner. Diverso il discorso per gli acquisti in azienda, dove si possono prevedere spese più alte per apparecchi che consentono di utilizzare materiali molto avanzati, di personalizzare i prodotti finiti e di ottenere grandi miglioramenti nella qualità.

“Le stampanti 3D enterprise possono non solo permettere di creare prototipi di nuovi prodotti e produrre strumenti che vengono poi impiegati per fare altri oggetti, ma stampano a loro volta oggetti di altissima qualità e rifiniti in tempi brevi”, osserva Basiliere. “E’ questa abilità e versatilità che traina la crescita della stampa 3D in tutto il mondo”.

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