CONVEGNO EY CAPRI

Banda larga, Bassanini: “Accordo fra tutti farà risparmiare soldi allo Stato”

Il presidente di Metroweb: “Siamo a disposizione degli operatori e puntiamo ad accordi con chi cerca di realizzare le migliori condizioni per spingere piano ultrabroadband del governo. Metroweb è piccola ma ha know how giusto”

Pubblicato il 09 Ott 2015

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“Metroweb è sì una piccola società, ma ha accumulato know how nella infrastrutturazione in fibra fino alle case e nell’operare come operatore di rete passiva che accende servizi alle telco. E ha maturato nel tempo l’abitudine a giocare in squadra con le grandi telco, le PA locali, le utilities. Siamo quindi a disposizione degli operatori e puntiamo ad accordi con chi cerca di realizzare le condizioni migliori in termini di contributo alla realizzazione del piano Bul del governo”. Franco Bassanini, presidente di Metroweb, in occasione del convegno EY “Digitale per la crescita” in corso a Capri, “riapre” la partita degli accordi con le telco: “Quello che avverrà dipenderà dagli interlocutori. E se si troveranno soluzioni di cooperazione adeguate le risorse messe a disposizione dal governo saranno superiori al necessario e consentiranno di ricavare quote per interventi dal lato della domanda, ad esempio per quanto riguarda i voucher alla famiglie collegati agli abbonamenti. Operazione che potrebbe consentire di superare gap fra copertura infrastrutturale e attivazioni effettive”.

Secondo Bassanini la discesa in campo di Enel e altre società di distribuzione “potrebbe rappresentare nelle aree bianche lo strumento per abbattere i costi dell’intervento di incentivo del governo”. “Il complesso delle risorse – aggiunge – consentirebbe di dare push alle infrastrutture ma anche a fare il salto lato domanda”. Secondo il presidente di Metroweb “ha senso un forte intervento pubblico in termini di incentivazione e anche diretto nel cluster D. In Italia c’è spazio per la concorrenza infrastrutturale ma limitato. Il mercato oggi consente la concorrenza infrastrutturale nella fibra fino alle case solo in una parte del territorio, nel resto bisognerebbe incoraggiare l’uso di soluzioni condivise”.

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