PROGETTI

In Sicilia l’hub “neutrale” per il traffico Internet

Un consorzio di otto operatori dà vita a Open Hud Med, per le comunicazioni Europa-Mediterraneo. Modello multistakeholder per garantire la neutralità

Pubblicato il 23 Nov 2015

Andrea Frollà

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Un hub neutrale per lo scambio del traffico Internet tra Europa e bacino del Mediterraneo. Si chiama Open Hub Med, nascerà in Sicilia ed è il frutto dell’accordo siglato da Interoute, NGI, MIX, SUPERNAP Italia, TelecityGroup Italia, VueTel Italia, XMED (neonato consorzio di operatori siciliani) e Italtel in qualità di partner tecnologico.

Il nuovo polo tecnologico, il cui atto costitutivo firmato oggi segue di soli 3 mesi l’annuncio dell’iniziativa, ambisce ad essere il primo hub neutrale italiano per lo scambio di comunicazioni dati, ma anche il principale punto d’approdo per i cavi sottomarini del Mar Mediterraneo.

Il progetto testimonia la sensibilità dei carrier italiani nei confronti dell’apertura e lo sviluppo del mercato delle tlc nel nostro Paese, dove l’Open Hub Med offrirà agli operatori e agli OTT un modello multistakeholder per lo scambio di traffico Internet nell’area mediterranea con un approccio fondato su neutralità e apertura.

“Riteniamo che le caratteristiche di resilienza, sicurezza e capacità siano fondamentali per far fronte alla crescita del traffico Internet, soprattutto in un’area come il Mediterraneo, crocevia di cavi sottomarini che collegano l’India e il Medio ed Estremo Oriente con l’Africa, l’Europa, il Sud ed il Nord America”, hanno commentato i soci fondatori che vogliono fare di Open Hub Med una piattaforma unica d’accesso internazionale con standard di affidabilità e sicurezza pari a quella di Marsiglia, oggi unico snodo indipendente del traffico dati sottomarino del Mediterraneo.

Gli operatori d’oltremare avranno la possibilità di diversificare notevolmente le tratte su cui far viaggiare il proprio traffico, riducendo quelle sottomarine a vantaggio di più sicuri percorsi terrestri, beneficiando di tempi di latenza più bassi rispetto allo snodo francese. La presenza degli 8 operatori coinvolti nella gestione e la presenza del MIX (Milan Internet Exchange) rappresenterà un’ulteriore garanzia in termini di competitività dell’offerta e di sicurezza nella gestione dei dati in transito.

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