IL CASO

Google, governo diviso in UK: “L’accordo fiscale? Una presa in giro”

Il cancelliere dello scacchiere George Osborne al centro delle polemiche per aver concordato con la multinazionale Usa il pagamento di 130 milioni di sterline su circa 4 miliardi di tasse non pagate. La stampa e i laburisti: “Un regalo a BigG”. Tiepida Downing Street: “Solo un primo passo”

Pubblicato il 26 Gen 2016

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Un pagamento di 130 milioni di sterline, a fronte di tasse non corrisposte per quasi quattro miliardi. Sarebbero questi i termini dell’accordo raggiunto da Google con il Governo britannico, che ora fanno gridare allo scandalo, al “regalo” e alla presa in giro i media d’oltremanica e i parlamentari laburisti, ma che raccolgono critiche aspre anche dagli stessi conservatori che sono al governo.

Nell’occhio del ciclone per l’accordo fiscale chiuso con Google è finito George Osborne (nella foto), cancelliere dello scacchiere, titolare della politica economica nel governo di David Cameron, accusato di essere stato troppo “morbido” nei confronti del gigante di Mountain View.

Il premier è stato costretto a intervenire attraverso un portavoce per far fronte alle pressioni. E, sottolinea il Financial Times, si è ben guardato dal definire l’intesa “un grande successo”, come sbandierato pochi giorni prima dal cancelliere dello Scacchiere. Per Downing Street, si è trattato di “un primo passo”.

Il Times scrive che la Francia si prepara a strappare una cifra tripla, pur essendo per Google un mercato meno lucroso rispetto al Regno Unito. Quei 130 milioni appaiono “ridicoli” pure ad alcuni deputati Tory come al sindaco di Londra, Boris Johnson. Mentre dal fronte laburista, il cancelliere-ombra, John McDonnell, ironizza su Osborne e lo attende al varco all’audizione convocata in Camera dei Comuni.

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