IL BANDO

Cultura & digitale, il Lazio mette sul piatto 1,2 milioni per le startup

Via al bando regionale 2016 del “Fondo per la creatività” per il sostegno alle nuove imprese. Zingaretti: “Riaccendiamo i motori dello sviluppo”

Pubblicato il 08 Feb 2016

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Un milione e duecentomila euro per le imprese culturali e creative. La Regione Lazio sostiene con un contributo a fondo perduto la nascita e lo sviluppo di start up innovative, cofinanziando i costi di avvio e di primo investimento dei singoli progetti. A presentare il nuovo bando 2016 del Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative, questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e all’assessore regionale alla Cultura, Lidia Ravera al Museo dell’Ara Pacis di Roma.

Il Fondo della creatività è l’iniziativa triennale con cui la Regione Lazio incentiva il settore: nella prima edizione del bando le domande ricevute sono state 642, i progetti vincitori sono risultati 41. I settori di attività ammessi al bando sono arti e beni culturali (arte, restauro, artigianato artistico, tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia), architettura e design (architettura, design, disegno industriale, prototipazione e produzione in piccola scala di oggetti ingegneristici e artigianali, design della moda), spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo ed editoria. Le proposte saranno cofinanziate dalla Regione per un massimo di 30 mila euro e fino all’80% dell’investimento ammissibile. Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese costituite da non oltre sei mesi alla data di pubblicazione dell’avviso sul Bur, che abbiano sede legale ed operativa nel Lazio e promotori (persone fisiche) di nuove micro, piccole e medie imprese che, nel limite massimo di 60 giorni dalla comunicazione di ammissibilità al contributo, si costituiscano in impresa ad alto contenuto creativo e innovativo e si iscrivano al registro imprese di una delle Camere di Commercio del territorio regionale del Lazio.

In entrambi i casi l’attività imprenditoriale deve risultare effettivamente nuova e non prosecuzione di attività già avviate da più di 6 mesi sotto altra forma. Le domande dovranno essere presentate dal 16 febbraio al 31 marzo tramite GeCoWeb (gecoweb.lazio.innova.it), il nuovo sistema digitale di Lazio Innova che semplifica l’accesso ai contributi europei e della Regione Lazio per imprese, cittadini ed enti pubblici e di ricerca.

Nel Lazio si trova oltre il 10% (cioe’ 630mila) delle industrie creative nazionali e vale l’8% del Pil contro circa il 6% della media nazionale. Le imprese delle filiere culturali e creative producono 78,6 miliardi di valore aggiunto e avviano altri settori dell’economia producendo complessivamente 227 miliardi di euro.

“Vogliamo creare lavoro e riaccendere i motori di questa Regione. In parte ci stiamo riuscendo, ma per farlo dobbiamo costruire un nuovo sistema economico e non c’è dubbio che la creatività, le industrie creative cioè quelle imprese che partendo da un’idea trasformandola in prodotto, sono uno dei pilastri fondamentali di un nuovo modello di sviluppo della nostra Regione – ha detto Zingaretti – Nel Lazio c’è cultura, ci sono borghi, c’è storia, c’è archeologia, ci sono università’ e centri di ricerca ad alto sviluppo tecnologico. C’è insomma un habitat culturale che permette di fare della creatività un pilastro della nostra economia. C’è purtroppo tanta difficoltà ad essere sistema, c’è poca meritocrazia e ci sono troppe zone grigie”.

Per il governatore del Lazio “mettere in campo una politica della creatività significa eliminare i limiti e valorizzare le opportunità che ci sono. Il bando di 1,2 milioni va incontro a questa esigenza”. “Ricordo – ha puntualizzato Zingaretti – che i bandi dello scorso anno hanno già creato impresa, siamo contenti di questa scelta. Il Lazio è leader in Italia nella produzione creativa e nella
possibilità di creare lavoro e impresa scommettendo sul merito e il valore dei talenti della nostra regione. E’ una grande scommessa – ha concluso – e un pezzo del Lazio che sta cambiando”.

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