E-HEALTH

Sanità digitale, al via la partnership Trentino-Emilia Romagna

Le due regioni siglano un protocollo per condividere best practice come la diffusione del fascicolo sanitario elettronico. E anche la Liguria accelera e potenzia gli investimenti

Pubblicato il 23 Feb 2016

Massimo Canorro

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Avviare un rapporto di collaborazione con la Regione Emilia Romagna per condividere a approfondire le buone pratiche adottate nell’ambito delle strategie locali di implementazione dell’agenda digitale sanitaria, con particolare riferimento al Fascicolo sanitario elettronico. Da qui l’approvazione della delibera da parte della giunta provinciale del Trentino, su proposta dell’assessore alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni, nell’ambito di un accordo – con durata triennale – che non prevede impegno di spesa e coinvolge il dipartimento salute e solidarietà sociale, l’azienda provinciale per i servizi sanitari, la fondazione Bruno Kessler e Informatica trentina. In particolare, il protocollo individua alcune aree comuni di interesse, da sviluppare, che riguardano: formazione, informazione e partecipazione, prevedendo la collaborazione per la realizzazione di eventi (seminari, workshop) su specifiche tematiche; azioni per la diffusione del Fascicolo, con la comparazione dei diversi modelli e delle differenti modalità di accesso al Fse e ai contenuti elettronici; consultazione e informazione partecipata dei cittadini e progetti in ambito europeo.

E ancora, attenzionare le problematiche relative alla privacy e i servizi di telesalute e prevenzione rivolti alla gestione dei malati cronici e alla promozione della salute. Occorre ricordare che in Trentino sono quasi 140.000 i cittadini che hanno attivato la tessera sanitaria/carta provinciale dei servizi; di questi, 57.350 accedono tramite la piattaforma digitale TreC (progetto nato nel 2008) che permette di consultare i referti online e le ricette farmaceutiche e/o specialistiche, di tenere un “diario” sul proprio stato di salute, di pagare in rete con carta di credito una o più prestazioni sanitarie, di gestire la “cartella” dei propri figli. Al contempo, in fase di attuazione c’è Fast TreC, che permette ai cittadini in possesso della tessera sanitaria “Team” iscritti al servizio sanitario nazionale – ma non ancora iscritti a TreC – di visualizzare e stampare online i risultati del singolo referto di laboratorio o radiologia.

Trentino ed Emilia Romagna che puntano sulla sanità digitale, dunque, così come la regione Liguria, che tra i progetti in primo piano recentemente presentati annovera il potenziamento degli investimenti per il Fascicolo sanitario elettronico, con accesso tramite telefonino e computer e referti condivisi in rete, e la ricetta dematerializzata; progetti, questi, che la regione conta di perfezionare entro la fine dell’anno. “Oggi in Liguria una ricetta su tre è elettronica – spiega Annarosa Racca, presidente nazionale Federfarma – ma vogliamo arrivare a livelli più elevati, così come sul fronte della fatturazione elettronica”. Quindi conclude: “Si possono migliorare i servizi e l’efficienza del sistema sanitario puntando sul ritiro dei referti in farmacia e su piattaforme informatiche per la prescrizione di prodotti per diabetici, celiaci e ossigeno liquido”.

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