SCENARI

Oltre l’e-health, il futuro della sanità è nell’intelligenza artificiale

Frost & Sullivan stima che il mercato raggiungerà i 6,6 miliardi di dollari nel 2021. Migliore somministrazione delle cure e della distribuzione delle risorse gli effetti più evidenti

Pubblicato il 23 Feb 2016

F.Me

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Il mercato dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario ha prodotto entrate per 633,8 milioni di dollari nel 2014 e si stima che questa cifra raggiungerà quota 6,662 miliardi di dollari nel 2021, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 40%. Il quadro emerge dall’analisi di Frost & Sullivan, “Artificial Intelligence & Cognitive Computing Systems in Healthcare”. “Il supporto clinico offerto dai sistemi di intelligenza artificiale rafforzerà i processi di diagnostica per immagini in ambito medico. Inoltre, -evidenziano gli analisti- l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale nei flussi di lavoro migliorerà la somministrazione delle cure”. Stando allo studio, complessivamente, l’intelligenza artificiale ha il potenziale di migliorare gli esiti delle cure del 30-40%, riducendone allo stesso tempo i costi fino al 50%.

“I sistemi di intelligenza artificiale, che già rivestono un ruolo fondamentale in altri settori, sono destinati a trasformare il modo in cui pensiamo alla diagnosi e cura delle malattie – spiega Harpreet Singh Buttar, analista di Frost & Sullivan – Aumentando le competenze dei medici qualificati, i sistemi di intelligenza artificiale forniranno un livello aggiuntivo di supporto decisionale, in grado di aiutare a ridurre le sviste e gli errori nella somministrazione delle cure”.

La ricerca evidenzia inoltre che la capacità di estrarre informazioni dai contenitori più disparati, di tradurre grandi insiemi di dati non strutturati e gli strumenti per l’elaborazione del linguaggio naturale consentono ai sistemi di intelligenza artificiale di affrontare le sfide legate al coordinamento delle cure che in precedenza non avevano alcun modo di essere gestite. Ulteriori ricerche e la messa a punto del motore di intelligenza artificiale, rimarcano ancora gli analisti, faciliteranno l’uso ottimizzato dei sistemi di intelligenza artificiale sia per il supporto decisionale in ambito clinico sia per la logistica dei flussi di lavoro all’interno degli ospedali. Selezionare i migliori partner e modelli di business sarà un fattore cruciale per il successo delle case produttrici.

“Entro il 2025, i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero essere coinvolti in tutto, dalla gestione della salute della popolazione agli avatar digitali in grado di rispondere a specifiche richieste dei pazienti – osserva Buttar – Su una scala globale, nelle regioni con un gran numero di pazienti poco serviti, si prevede che l’intelligenza artificiale avrà un ruolo significativo nella democratizzazione dell’informazione e nel mitigare i costi delle risorse disponibili”.

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