G7Ict, Giacomelli: “Senza Internet si rischia esclusione sociale”

Il sottosegretario in Giappone, dove si punta all’approvazione di un documento comune sul mondo digitale connesso. “Paesi più ricchi e sviluppati hanno responsabilità politica”

Pubblicato il 29 Apr 2016

Mila Fiordalisi

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“Il mancato accesso a Internet può rappresentare il principale fattore di esclusione sociale del futuro”: lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli in occasione del primo G7 dell’Ict in corso a Takamatsu, in Giappone, dove domani dovrebbe essere approvato un documento comune sul “mondo digitalmente connesso”.

. “Il digitale rappresenta un’opportunità straordinaria: con poco si può fare molto. Ma l’allargamento della forbice tra paesi ricchi e connessi e paesi poveri e non connessi è un rischio reale che dobbiamo assolutamente scongiurare”, sottolinea Giacomelli evidenziando che “qui entra in campo la dimensione politica che chiama in causa innanzitutto la responsabilità dei paesi più ricchi e sviluppati”.

Giacomelli ha citato la strategia europea del Mercato unico digitale e ha spiegato che “il governo italiano ha spinto per un accordo sulla gestione dei dati personali con gli Stati Uniti, il cosiddetto Safe Harbour, perché con gli Usa l’Europa condivide una serie di valori legati all’idea di Internet come spazio di libertà, opportunità e responsabilità condivisa tra governi e stakeholder, un’idea che non appartiene ad altri Paesi. Anche sulla governance di Internet la strada è l’evoluzione di Icann”.

Il G7 è stata l’occasione anche per alcuni meeting bilaterali: Giacomelli ha incontrato il vicepresidente public policy di Facebook, Joel Kaplan, e il ministro giapponese Shinpei Matsushita (nella foto), mentre domani è in programma un incontro con Catherine Novelli, sottosegretario allo Sviluppo Economico degli Stati Uniti.

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