Soro: “Digitale senza privacy sconfitta per l’umanità”

Il Garante: “Il nuovo pacchetto di regole Ue risorsa preziosa per aziende e utenti”. Ma avverte: “La PA italiana in ritardo”

Pubblicato il 06 Giu 2016

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Si è tenuta oggi a Roma presso la sede dell’Agcom la presentazione della nuova edizione del Codice della Comunicazione Digitale. Alla presenza di Angelo Marcello Cardani, presidente dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, e Antonello Soro, presidente Garante per la Protezione dei Dati Personali, i due avvocati e autori del volume Ernesto Apa, socio di Portolano Cavallo, e Oreste Pollicino, professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università Bocconi di Milano e of counsel di Portolano Cavallo, hanno commentato l’evoluzione legislativa in atto nel settore della comunicazione digitale.

“Tre anni, nel mondo digitale, corrispondono probabilmente a circa tre lustri nel mondo analogico. Il settore della comunicazione digitale è in continua evoluzione e negli ultimi tre anni ha vissuto profondi cambiamenti: questa è stata la molla che ci ha spinti a un lavoro di aggiornamento e di revisione sostanziale dell’opera – hanno sottolineato Apa e Pollicino -. Tra le novità a cui abbiamo assistito in questi anni, solo per citarne alcune, ricordiamo il regolamento adottato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per la protezione del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e, rispetto ai servizi di media audiovisivi, la nuova disciplina degli obblighi di programmazione e investimento a tutela della produzione audiovisiva europea e indipendente, il regolamento di procedura in materia di sanzioni amministrative e impegni, il decreto sul cosiddetto tax credit audiovisivo; in tema di pratiche commerciali scorrette, il nuovo regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa. Inoltre, su Internet e tutela dei dati, ci sono state le sentenze della Corte di giustizia nelle cause Digital Rights Ireland e Google Spain che hanno rivoluzionato lo statuto della privacy in campo digitale”.

“La norma arriva sempre dopo la realtà. Oggi abbiamo un cambiamento continuo e la norma fa molta fatica a seguire la realtà – ha detto il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani – Oggi ci troviamo davanti ad una “evoluzione del settore che ogni giorno modifica i confini. Purtroppo lo Stato interviene sempre in maniera un po’ sfilacciata. Speriamo che l’interesse che sembra dai giornali sia concreto”.

Intervenendo all’evento Antonello Soro, presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, ha evidenziato: “la dimensione digitale è una dimensione aterritoriale quindi più difficile da racchiudere in un qualsiasi ordinamento che voglia disciplinarlo, ma la rassegnazione all’idea che sia aterritoriale sarebbe sconfitta per l’umanità”.

“Ancorché con qualche ritardo – ha proseguito – l’Europa fa una disciplina nella protezione dei dati. Il nuovo pacchetto di riforme che impegna stati ed imprese europee in uno sforzo per essere dentro fra due anni agli obiettivi straordinariamente innovatori – ha sottolineato Soro – offrirà alle imprese la possibilità di custodire un patrimonio informativo nella loro disponibilità sottraendolo alla criminalità informatica. Il nuovo ordinamento europeo costituisce una premessa, si passerà da fastidio a opportunità. Finalmente si è capito che ai consumatori la tutela della privacy importa”.

Per Soro, “tutta la vicenda di Apple con Fbi è l’affermazione del riconoscimento dei diritti dei cittadini va tutelato, un cambiamento non marginale nell’approccio di tutte le multinazionali. C’è un riconoscimento culturale ma sicuramente anche economico della privacy”.

Oltre ai presidenti delle Autorità, hanno preso parte alla presentazione del Codice della Comunicazione Digitale Paolo Ainio, fondatore di Banzai, Marzia Minozzi, responsabile Affari istituzionali e regolamentari di Asstel, Antonella Barbieri (Fox Networks Group Italy), Bianca Del Genio (Microsoft Italia), Marcello Dolores (Discovery Italia) e Andrea Stazi (Google Italia).

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