ENERGIA

Call for Disruption in Energy, è caccia alle startup della green economy

Iniziativa congiunta di Enel, Intermonte, Consilia e Ascomfidi. In palio per le due imprese 2.0 vincitrici accelerazione del business e strutturazione di una campagna di equity crowdfunding. Candidature aperte fino al 30 settembre

Pubblicato il 21 Giu 2016

Andrea Frollà

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Enel, Intermonte, Consilia e Ascomfidi lanciano la “Call for Disruption in Energy”, il bando per la promozione di progetti innovativi nel settore dell’energia e della green economy. L’obiettivo dell’iniziativa è selezionare due progetti, presentati da start-up innovative, da accompagnare poi nella strutturazione di una campagna di equity crowdfunding e in un percorso di accelerazione per supportare il loro business.

Le startup hanno tempo fino al 30 settembre 2016 per presentare al sito http://equitystartup.it/section/competition le domande con la descrizione dei progetti che intendono sviluppare. I due migliori saranno scelti da una giuria composta da esperti indipendenti nominati dai 4 partner dell’iniziativa.

Nello specifico, le due aziende beneficeranno di un programma di business mentoring da parte di Enel, dei servizi di Investor relation e di content providing offerti da Intermonte, attraverso Websim, e degli advisory legali e gestionali offerti da Consilia. Inoltre, potranno usufruire delle commissioni di collocamento da parte di Intermonte Sim e di Ascomfidi e condizioni molto vantaggiose rispetto a quelle di mercato e senza setup fee e senza minimi garantiti. La piattaforma di equity crowdfunding rimarrà a disposizione delle aziende anche dopo la call per consentire alle stratup di raccogliere il capitale necessario alla loro crescita.

“Siamo molto soddisfatti di unire le forze con dei partner come Intermonte, Consilia e Ascomfidi per dare un impulso decisivo alla crescita, alla progettazione e sviluppo di idee innovative nell’ambito dell’energia e della green economy – afferma Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel -. Con questo accordo riusciamo anche a eliminare una delle principali difficoltà per le startup legate ai costi e alle pratiche notarili per le modifiche statutarie e alle delibere straordinarie di aumento di capitale sociale di cui Enel si farà carico. Siamo sempre alla ricerca di imprenditori impegnati a determinare cambiamenti rilevanti nello sviluppo tecnologico del nostro settore, migliorando anche la qualità della vita delle persone e la nostra società”.

“Grazie ai recenti cambi di normativa e all’aggiornamento del regolamento Consob – commenta Fabrizio Barini head of business development di Intermonte SIM – si sono create le condizioni per un’accelerazione della crescita dell’equity crowdfundng in Italia. Rispetto ai 6 milioni di euro attuali la raccolta potrebbe decuplicare avvicinandoci ai livelli già raggiunti oggi da altri Paesi europei. È quindi il momento giusto per lanciare iniziative che favoriscano diffusione della conoscenza di questo tipo di strumenti di finanziamento – continua Barini – soprattutto verso le imprese nel campo della green economy che in Italia sono tra le poche a non avere risentito della crisi economica”.

È la prima volta, sottolinea Alessandro M. Lerro, Presidente dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding, che “parte un’iniziativa che coniuga il crowdfunding e l’energia. Nel settore energetico, prosegue Lerro, “l’obiettivo potrebbe non essere il classico capital gain, la exit milionaria cui mirano in genere le start-up, ma invece la creazione di un solido business con importanti margini di profitto, in un settore più stabile di tanti altri. Inoltre – aggiunge Lerro – l’Italia ha sempre espresso eccellenze nel settore energetico e quindi l’obiettivo di questa Call è di farle emergere ed accelerarle”.

“Partecipiamo con vivo interesse a questa iniziativa – aggiunge Carlo Nebiolo, Presidente di AscomFidi Nord-Ovest – in quanto si sviluppa nell’ambito di due settori che ci stanno particolarmente a cuore e che ci vedono impegnati ormai da alcuni anni. Parlo del sostegno alle start-up e agli investimenti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili”.

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