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Scuola, contrordine: con la penna è più facile imparare

Una ricerca Microsoft rivela come scrivere con la penna – anche elettronica – stimoli maggiormente le capacità cerebrali

Pubblicato il 07 Set 2016

F.Me

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La tecnologia sta cambiando il mondo dell’educazione per studenti, insegnanti e genitori, diventando uno strumento sempre più importante nella formazione dei ragazzi per prepararli a diventare i professionisti di domani. In questo processo evolutivo, Microsoft scommette sul valore della tecnologia per stimolare capacità di comunicazione, orientamento agli obiettivi e al lavoro di squadra, attenzione ai dettagli, ai processi organizzativi, al problem solving ma anche e soprattutto abilità informatiche che saranno alla base di una futura professione.

E in questo contesto, tra gli strumenti che rivestono un ruolo importante nel facilitare l’apprendimento, la penna continua ad essere al primo posto, evolvendosi in versione digitale per essere al passo con i tempi. Secondo una recente indagine scientifica infatti, prendere appunti in formato elettronico scrivendo a mano con una penna digitale è più congeniale al difficile compito dell’apprendimento rispetto alla sola digitazione sulla tastiera di un portatile. Sono queste le conclusioni di un nuovo studio neuroscientifico realizzato dai ricercatori di fama mondiale Audrey van der Meer e Ruud van der Weel del Norwegian University of Science and Technology (Ntnu) di Trondheim, già vincitore di un premio Nobel.

Ispirandosi a studi precedenti da cui risulta che prendere appunti scrivendo a mano comporta una maggiore elaborazione e selezione delle informazioni, gli esperti in neuropsicologia van der Meer e van der Weel hanno coinvolto un gruppo di studenti in un progetto di ricerca di due mesi con l’obiettivo di individuare eventuali differenze nell’attività cerebrale dovute all’uso di una tastiera rispetto alla presa di appunti con la penna e le relative implicazioni sulla capacità di apprendimento del soggetto.

Nell’ambito della ricerca, a 20 studenti è stato chiesto di portare a termine tre diversi compiti – digitazione, scrittura e disegno – concepiti sulla base del famoso gioco di società Pictionary. I partecipanti hanno completato le attività su dispositivi 2in1 Microsoft Surface Pro 4, indossando ciascuno un ‘copricapo’ dotato di oltre 250 sensori per il rilevamento dei segnali cerebrali avanzati.

I risultati hanno definitivamente dimostrato che quando i soggetti scrivevano con una penna stilo utilizzavano parti diverse del cervello rispetto a quando digitavano sulla tastiera. La ricerca ha rivelato che all’uso della penna corrispondeva l’attivazione di aree del cervello più profonde con effetti molto positivi sull’acquisizione di nozioni, come evidenziato da indagini già effettuate sull’argomento. Lo studio sottolinea il potere della penna per l’apprendimento, in un’epoca in cui molti studenti utilizzano ormai solamente il portatile con la tastiera per prendere appunti. Gli studiosi ora consigliano di reintrodurre la presa di appunti a mano nelle scuole di tutto il mondo.

“Spero sinceramente che questa ricerca contribuisca a riportare nelle classi l’uso della penna durante le lezioni – dice Audrey van der Meer, docente di neuropsicologia presso il Dipartimento di Psicologia della Ntnu – Siamo riusciti a dimostrare che prendere appunti con una penna attiva parti del cervello diverse, e in modi differenti, rispetto all’uso di una tastiera. Si tratta di una differenza estremamente significativa: ci conferma che prendere appunti a mano rende il cervello molto più efficace nell’elaborare l’apprendimento”.

“Le implicazioni di questo studio sono fondamentali per gli educatori e per chi lavora nel campo dell’istruzione – spiega Alexa Joyes, Direttore di Policy, Teaching & Learning, Worldwide Education Microsoft – Ci sarà perdonato l’errore commesso qualche anno fa, quando si pensava che l’umile penna potesse scomparire dal nostro mondo ossessionato dalla tastiera: in realtà, è evidente che si tratta di uno strumento tuttora indispensabile, così come lo è stato per molte generazioni prima di noi. Forse non dovrebbe sorprendere che l’acquisizione e l’interiorizzazione delle nozioni possano migliorare grazie a un gesto naturale, ossia prendere appunti a mano”.

Per lo studio sono stati impiegati due tablet-laptop Microsoft Surface Pro 4 identici con cover con tastiera e Surface-pen, e i dati prodotti dai partecipanti sono stati archiviati nel programma Microsoft OneNote così da poter essere analizzati offline.

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