IL LABORATORIO

Open innovation, un Lab per la digital transformation delle aziende

Dedagroup e Fondazione Bruno Kessler lanciano un centro per lo sviluppo di standard e buone pratiche. Francesco Profumo: “Un ambiente di co-working dove ricercatori e innovatori potranno condividere conoscenze”

Pubblicato il 08 Set 2016

A.S.

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Imprimere una forte accelerazione al cambiamento delle aziende, degli enti, delle istituzioni, fornendo loro un approccio e una serie di strumenti con cui abbracciare la trasformazione digitale. E’ questo l’obiettivo del Co-Innovation Lab, iniziativa congiunta di Dedagroup e Fondazione Bruno Kessler, per lo sviluppo di standard e buone pratiche per l’apertura e l’interoperabilità dei dati e dei servizi (Open Data, Open Services) e per la realizzazione di applicazioni digitali di nuova generazione.

Il Co-Innovation Lab, spiegano in una nota Dedagroup e Fondazione Kessler, si focalizzerà contemporaneamente sia sull’innovazione delle metodologie e delle tecnologie con cui realizzare il cambiamento digitale sia sulle risorse umane con i cui realizzare tale trasformazione: il Laboratorio sarà infatti anche luogo di selezione, formazione e valorizzazione di nuovi talenti e competenze. L’obiettivo è la creazione di un percorso che alimenti un vivaio di risorse che parta dalla laurea per arrivare fino all’inserimento in azienda, garantendo così ai talenti selezionati formazione on the job sui temi strategici e i progetti di ricerca sviluppati nell’ambito del Laboratorio.

Il Laboratorio sarà attivato nell’ottobre 2016, selezionerà e impiegherà inizialmente quattro nuove risorse, che saranno incrementate progressivamente in base ai progetti avviati e avranno sede principale presso Fbk ma trascorreranno anche periodi presso Dedagroup.

“Siamo orgogliosi di poter collaborare con una realtà come Fondazione Bruno Kessler, promotrice di un concetto di ricerca e innovazione sempre al servizio concreto della comunità – afferma Gianni Camisa, Ceo di Dedagroup – Un approccio coerente con il nostro modello di funzionamento, quello del Digital Hub, nato per integrare e armonizzare tutte le nostre competenze di trasformazione digitale, per poi poterle mettere al servizio dei clienti”.

“Con il nuovo insediamento di Dedagroup in Fbk – sottolinea il presidente della Fondazione Bruno Kessler, Francesco Profumo – si avvia un nuovo modello di open innovation sul territorio trentino. Fbk non solo mette a disposizione di Dedagroup spazi nei propri edifici di Povo, ma crea un ambiente di co-working, dove ricercatori e innovatori della Fondazione e dell’azienda condivideranno conoscenze, esperienze e laboratori. FBK porterà in dote i risultati delle proprie ricerche, il proprio bagaglio di innovazione e persone con competenze in ricerca e innovazione maturate negli anni. L’azienda porterà le proprie esperienze in termini di marketing strategico e persone con competenze in termini di project management e di engineering. Il tutto al fine di sviluppare nuovi strumenti di trasformazione digitale per aziende, enti e istituzioni. L’obiettivo è quello di creare una sinergia tra Dedagroup e FBK per sviluppare nuovi prodotti industriali, molto competitivi dal punto di vista delle tecnologie e dei prezzi e con un time to market ridotto al minimo. Una nuova storia del Trentino, Silicon Valley italiana, che creerà posti di lavoro e opportunità di sviluppo”.

Dedagroup sta già sviluppando i propri prodotti sulla base di questo nuovo approccio – prosegue la nota – È il caso di “CA.RE., Indice di Cambiamento Realizzato” delle PA, lo strumento con cui Dedagroup sostiene l’evoluzione del Sistema Paese aiutando le PA a capire quanto sono digitali oggi, e a incrementare il proprio livello di digitalizzazione di domani. CA.RE. nasce infatti con l’obiettivo di misurare il grado di evoluzione digitale di un Ente ed è articolato su quattro diversi ambiti: Competenze digitali, Servizi digitali, Amministrazioni digitali, Trasparenza digitale.

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