LA NOMINA

Samsung, il “principe” Jay Y. Lee entra nel board: gestirà la grana Note 7

Il colosso sud-coreano si affida al figlio del presidente e nipote del fondatore. Sarà nominato a ottobre dal Cda: per lui pronto un ruolo di primo piano nel caso degli smartphone a rischio esplosione

Pubblicato il 14 Set 2016

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Il “principe ereditario di Samsung” accelera la scalata al trono? È questa la domanda che i media sud-coreani si stanno ponendo con insistenza dopo la nomina di Jay Young Lee a consigliere esecutivo del colosso dell’elettronica. Il nipote del fondatore e figlio del presidente Lee Kun Hee, colpito da un attacco di cuore 2 anni fa, lavora in Samsung dal 1991 ed è il 32° uomo più ricco del settore tecnologico secondo la classifica di Forbes.

“Il consiglio di Samsung Electronics ritiene che sia il momento di nominare Jay Young Lee come membro del Consiglio di Amministrazione per permettergli di assumere un ruolo più attivo nel processo decisionale strategico della società”.

Nel settore della tecnologia competitiva e in rapida evoluzione, prosegue la nota del Gruppo, “Lee ha una vasta esperienza come business leader e ha dato un contributo importante per il successo di Samsung Electronics”. L’ingresso del rampollo di casa Lee arriva in un momento delicato per il colosso sud-coreano e non è un caso.

Il manager, la cui nomina dovrebbe essere ratificata dal board in ottobre, sarà chiamato a fronteggiare assieme agli altri 8 membri il caso Note 7. I top di gamma a rischio esplosione lanciati sul mercato e richiamati in tutta fretta rischiano di costare un miliardo solo in termini economico-finanziari. A ciò bisognerà aggiungere il danno d’immagine, da scontare tra l’altro in un periodo in cui la concorrete principale, Apple, ha avviato i preordini del nuovo iPhone 7 registrando dati record negli Usa.

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