LA COMMESSA

Cosmo sicuro: un super radar per sorvegliare gli oggetti in orbita

Indra si aggiudica da Esa l’installazione del sistema spagnolo S3T per monitorare il cosmo. Contribuirà a rendere l’Europa autonoma nella sicurezza delle missioni spaziali e fornirà alert su eventuali collisioni o pericoli per la Terra

Pubblicato il 15 Set 2016

A.S.

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Osservare gli oggetti nel cosmo e contribuire alla sicurezza della terra e delle missioni spaziali europee. E’ questo lo scopo del sistema di monitoraggio e sorveglianza degli oggetti in orbite terresti a bassa altezza S3T, di cui l’Agenzia spaziale europea ha assegnato a Indra i contratti per l’installazione in Spagna, per un progetto dall’importo totale di circa 17 milioni di euro.

Il sistema, si legge in una nota dell’azienda, renderà la Spagna uno dei pochi paesi al mondo ad avere questa capacità e contribuirà a dotare l’Europa di autonomia per garantire la sicurezza dei satelliti e delle missioni spaziali. Nell’ambito del programma, Indra si occuperà dello sviluppo e della fornitura del radar di sorveglianza, oltre a coordinare l’installazione e l’integrazione del centro di operazioni e dei sensori radar ed elettro-ottici per la raccolta delle informazioni complementari.

Il radar di sorveglianza coprirà le orbite tra i 200 e i 2.000 chilometri sopra la Terra, dove si trovano la maggior parte dei residui e dei satelliti da proteggere. “Questo radar all’avanguardia – sottolinea l’azienda – è strategico per Indra. Si tratta di un sistema tecnologico di punta che solo alcuni paesi al mondo possono vantare tra i propri asset. Lo sviluppo del sistema rappresenta un’importante sfida tecnologica a causa delle grandi dimensioni e dell’elevato numero di oggetti da rilevare simultaneamente”.

La progettazione scalabile, inoltre, potrà rendere il sistema – nelle successive fasi dell’investimento – il radar più potente mai progettato in Europa. Il nuovo sistema S3T, spiega Indra, offrirà un catalogo di oggetti in orbita intorno alla Terra, che consentirà di avere un servizio di alert sulla collisione tra questi oggetti e i satelliti e le infrastrutture spaziali come la Stazione Spaziale Internazionale. Inoltre, offrirà un servizio di avviso di rientro degli oggetti sulla Terra, con dettaglio del tempo e luogo dell’impatto, così come un servizio di frammentazione, che rileverà la presenza di nuovi materiali e identificherà l’oggetto di provenienza.

Si stima che oltre 70.000 oggetti orbitino senza controllo intorno alla Terra. Ciò rappresenta – conclude la nota – un grande rischio per le attuali infrastrutture dei sistemi di comunicazione, per i sistemi di posizionamento e per la sicurezza della Stazione Spaziale Internazionale.

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