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Al via Workplace, così Facebook diventa strumento di lavoro

La piattaforma mobile-first, primo servizio a pagamento del social, nasce per agevolare la vita professionale “di chi non lavora in ufficio o a una scrivania”. Parte la sfida a Linkedin, Yammer e Slack

Pubblicato il 11 Ott 2016

A.S.

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Una piattaforma dedicata da Facebook al lavoro e alle aziende: è “Workplace”, che la società di Mark Zuckerberg ha lanciato ufficialmente dopo le indiscrezioni circolate nei mesi scorsi. L’iniziativa, spiega un comunicato del social network, ha l’obiettivo di “connettere tutti nella vostra azienda e trasformare le idee in azioni con gruppi di discussione, un news feed personalizzato, chiamate audio e video: si può lavorare insieme e fare di più”.

Con la nuova piattaforma, che è il primo servizio a pagamento lanciato da Facebook, parte la sfida di Facebook a LinkedIn e agli altri sistemi di condivisione del lavoro, ad esempio Yammer (di Microsoft) e Slack. Facebook Workplace, si legge in una nota del social network, è disponibile “per ogni organizzazione che voglia accedervi. Abbiamo lanciato la versione beta che conta più di 1.000 organizzazioni che la utilizzano in tutto il mondo, in ogni continente a eccezione dell’Antartide, e più di 100.000 gruppi già attivi”.

I cinque paesi che utilizzano maggiormente la piattaforma professionale sono India, Norvegia, Stati Uniti, Regno Unito e Francia; secondo la società il sistema “colma un gap cruciale nel mercato per chi non lavora in ufficio o alla scrivania. Si tratta di lavoratori del commercio al dettaglio, equipaggi delle navi, baristi, i quali non avevano accesso agli strumenti di lavoro tradizionali”. Tra le funzioni di Workplace ci sono, tra le altre, i gruppi multi-aziendali, la traduzione automatica, i trending post, i filtri di ricerca. In particolare i primi, sono gruppi condivisi che consentono ai dipendenti di organizzazioni diverse di poter lavorare insieme, a patto di far parte di Facebook Workplace. La piattaforma prevede un sistema di tariffe mensili per utente attivo, con le aziende chiamate a pagare soltanto per i servizi effettivamente utilizzati e la caratteristica che più utenti attivi avrà un’organizzazione, meno pagherà per ognuno di loro.

Workplace è un prodotto mobile-first, in questo modo i dipendenti possono utilizzarlo per lavorare con i loro colleghi da qualsiasi luogo del mondo. Multinazionali come Danone e Booking.com, organizzazioni non profit internazionali come Oxfam, e aziende come Yes Bank in India e la Government Technology Agency di Singapore hanno adottato Workplace che utilizza le funzioni di base di Facebook, ma anche funzioni uniche come un pannello con strumenti di analisi e integrazioni con autenticazione unica, oltre a identity provider che permettono alle aziende di integrare ancora più facilmente Workplace ai loro sistemi IT esistenti. Nelle prossime settimane saranno disponibili anche i gruppi multi-aziendali, spazi condivisi che consentono ai dipendenti di diverse organizzazioni di lavorare insieme.

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