CYBER&POLITICA

Referendum, il comitato “Basta un Sì” sotto attacco hacker

“Non è opera di criminali improvvisati – si legge in una nota – ma di professionisti che usano armi illecite perché non hanno argomenti per difendere il No”

Pubblicato il 15 Nov 2016

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Il sito web del comitato per il sì al referendum sotto attacco hacker. Lo denuncia il comitato Basta un sì che spiega: “Da quando è stato attivato, il sito internet ufficiale del Comitato Basta un Sì è stato oggetto di numerosi attacchi informatici, che si sono intensificati negli ultimi giorni e sono ancora in corso”. Secondo i promotori dell’approvazione del referendum si tratta “di un’opera di sabotaggio condotta da professionisti del settore, non certo da hacker improvvisati”.

Il Comitato per il Sì “ha dovuto predisporre un piano di risposta, coinvolgendo esperti e aziende leader nel settore”, spiega una nota in cui i sostenitori del sì denunciano condotte illecite: “Mentre noi ci occupiamo di diffondere e spiegare i contenuti della riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum del 4 dicembre, c’è chi evidentemente a corto di argomenti preferisce mezzi e azioni, anche illecite, non adatte a un confronto democratico”. Lapidaria la chiusura del comunicato: “Non sarà certo questo a fermare le nostre attività, che procedono regolarmente anche sui canali social e sul territorio, ovunque sia possibile ricercare un confronto sereno con i cittadini”.

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