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Comunicazione outdoor: 5 cose da sapere

Attirare l’attenzione per informare ma anche per costruire una comunicazione ad alto ingaggio? Il digital signage in questo senso è il media per eccellenza e per diversi motivi, garantendo visibilità, flessibilità, creatività, facilità ed efficienza

Pubblicato il 25 Nov 2016

Antonello Salerno

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La comunicazione outdoor, detta anche on the go, è pensata per attirare l’attenzione e ingaggiare i consumatori quando passeggiano, quando guidano, quando aspettano un mezzo o in qualsiasi altra occasione finalizzata a fare altro. In questo contesto il digital signage rappresenta il media più funzionale ed efficace per una comunicazione efficace e ad alto impatto emozionale. È questo il motivo per cui il mercato globale è destinato a raggiungere entro il 2024 un valore di mercato di circa 30 miliardi di dollari. La previsione viene dall’ultimo studio realizzato da Grand View Research, che individua nel retail e nell’health care i settori destinati a contribuire in modo più sostanzioso a questa crescita. Dai mega display delle grandi piazze fino agli schermi di dimensioni più contenute proposte dai vari punti vendita, l’outdoor è destinato a ottenere in questo contesto un livello di coinvolgimento degli utenti sempre più alto, e quindi effetti tangibili ed estremamente interessanti per le aziende in termini di ricavi, che si tratti della diffusione del brand o di infotainment mirato su alcuni prodotti specifici.

Digital signage dai numeri esponenziali

Per dare un’idea della crescita, basti dire che lo stesso mercato si era attestato su un valore di 13,2 miliardi di dollari nel 2013.

Secondo la ricerca, un ruolo fondamentale sarà giocato dagli schermi LCD (tra i quali quelli da 50 pollici sembrano destinati a conoscere un vero e proprio boom), che nel 2015 ha totalizzato più del 50% dei ricavi per il mercato del digital signage. I risultati più importanti, sottolinea lo studio, sono arrivati lo scorso anno dal retail, che ha realizzato più del 40% dei ricavi del comparto.

Quanto ai mercati più sviluppati, la parte del leone la gioca il Nord America, che detiene il 35% del totale. Quanto ai trend per il futuro, emergono gli schermi in 4K e 8K e l’utilizzo di connessioni machine to machine tramite l’Internet Of Things.

Le previsioni di Grand Review Research si basano sull’analisi di un mercato che già oggi è in crescita costante, e sul fatto che al digital signage è sempre più riconosciuto un ruolo di primo piano nelle strategie di marketing delle aziende, che sono ormai estremamente attente a coinvolgere larghe platee di consumatori anche attraverso questi strumenti. In un quadro che, anche al di là dell’outdoor, si prevede possa conoscere una nuova fase di crescita impetuosa anche nella comunicazione corporate.

5 caratteristiche chiave della comunicazione outdoor

I motivi sono diversi, ma possono essere riassunti in 5 punti fondamentali. Il primo è la possibilità di combinare in un’unica formula una più alta visibilità dell’informazione: alcune posizioni strategiche, infatti, permettono di offrire migliaia di visualizzazioni giornaliere. Il secondo è la flessibilità del media: il digital signage, infatti, permette a un business di qualsiasi grandezza di avere lo spazio adatto alle sue esigenze, dalla azienda locale alla multinazionale. Il terzo elemento cardine è la facilità di posizionamento geografico: le soluzioni di ultima generazione hanno una modularità nella forma e nelle dimensioni che consentono installazioni praticamente ovunque le leggi lo permettano. Il quarto punto, consequenziale al terzo, è la creatività consentita dal mezzo: progettare una comunicazione outdoor attraverso schermi che possono avere qualsiasi forma geometrica, singola o composta, diversi per colore e dimensione, permette di reinterpretare lo spazio con idee a valore aggiunto che possono fare davvero la differenza. Il quinto punto? La massima efficienza del mezzo: si parla di un costo per contatto circa di 12 volte più basso rispetto a una comunicazione veicolata sulla radio e decisamente meno rispetto ai costi di stampa e Tv.

Triangolare estetica, ergonomia ed economia

Il fermento che si registra intorno al settore ha portato anche i produttori di software a mettere a punto soluzioni ad hoc, in grado di girare sui principali sistemi operativi e offrire alle aziende soluzioni su misura disegnate sui loro piani e le loro esigenze di marketing. Compresa la possibilità di utilizzare i dati raccolti dai singoli dispositivi per fornire informazioni utili allo sviluppo di campagne o di promozione di singoli prodotti.

Senza considerare che l’investimento in digital signage, secondo le analisi di mercato, consentirà alle aziende, a lungo termine, di ridurre i costi, risparmiando sull’uso della carta e utilizzando schermi dai consumi energetici sempre più contenuti.

In questo senso uno dei brand che sta investendo maggiormente in ricerca e lo sviluppo per definire soluzioni di outdoor display risolte dal punto di vista estetico, ergonomico ed economico è Samsung, operatore storico del settore, che in questo settore propone la “Serie OHF”, con schermi completamente attrezzati per ogni esigenza. Lo schermo ultrapiatto in soli 85 millimetri di spessore può essere utilizzato in condizioni estreme di temperatura e di luminosità. I display della Serie OHF assicurano un elevato livello di protezione (IP56) da polvere e umidità, cosi come il vetro di protezione Magic Glass resiste agli urti meccanici, accidentali o vandalici. Questo lo rende ideale per gli usi cittadini, dalla pubblicità in ambito retail fino alle smart city, quindi alle paline interattive per i mezzi di trasporto pubblico o ai totem per le informazioni sul traffico, assicurando flessibilità, durata e un funzionamento 24 ore su 24.

I nuovi display della serie OHF saranno disponibili nel primo trimestre 2017, in formati da 46” a 85”.

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