LE RISORSE

Banda larga: Ue vara fondo anti-digital gap, Cdp tra gli investitori

Nasce il Connecting Europe Broadband Fund, piattaforma di investimenti pubblico-privata per moltiplicare le iniziative legate alle reti broadband nelle aree d’Europa meno servite. L’obiettivo è sbloccare 1,7 miliardi di euro in più per progetti in 20 paesi

Pubblicato il 12 Dic 2016

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La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato l’avvio di un nuovo fondo creato per incoraggiare gli investimenti in infrastrutture di rete broadband nelle aree d’Europa in digital divide. Battezzato col nome di Connecting Europe Broadband Fund, il fondo fa riferimento a una piattaforma di investimenti che unisce attori pubblici e privati pronti a mettere in campo risorse per le reti in banda larga; tra questi sono già presenti tre istituti di promozione controllati dallo Stato, ovvero la nostra Cassa Depositi e Prestiti, la tedesca KfW Bankengruppe e la francese Caisse des depots et consignations, che hanno annunciato la loro partecipazione all’iniziativa in concomitanza con la diffusione della notizia sul Connecting Europe Broadband Fund da parte della Commissione.

Il progetto europeo ha come obiettivo quello di ridurre il divario di mercato nelle aree rurali o comunque meno popolate, dove le iniziative per la banda larga, di dimensioni necessariamente ristrette visto il bacino di utenza limitato, non hanno facilmente trovato accesso a investimenti e agli stessi strumenti di finanziamento dell’Ue. Le iniziative totalmente private garantiscono scarsi ritorni e non decollano e così diverse zone restano poco coperte dalla connettività veloce. Il commissario europeo alla digital economy Gunther Oettinger ha parlato di un “grande passo in avanti verso la European Gigabit Society per tutti” nel commentare il nuovo fondo. “Internet ultra-veloce è il fondamento del successo e dello sviluppo delle imprese”, ha affermato il presidente della Bei Werner Hoyer.

La Commissione indica in una nota che il Connecting Europe Broadband Fund dovrebbe essere in grando di raccogliere almeno 500 milioni di euro in una prima tornata di impegni da parte di investitori pubblici e privati, tra cui anche la Bei e la Commissione stessa. Quest’ultima ha annunciato che investirà 100 milioni di euro nel fondo tramite la Connecting Europe Facility, che accoglierà la partecipazione degli enti come Cdp, KfW Bankengruppe e Caisse des depots et consignations, i tre maggiori istituti europei di promozione nazionale. Il lancio operativo del fondo è previsto per metà 2017 e ovviamente l’iniziativa è aperta ad altri istituti nazionali di promozione.

Gli investimenti del fondo avranno volumi compresi tra 1 milione e 30 milioni di euro e saranno erogati per progetti che rappresentano costi totali di un massimo di 150 milioni. Nelle attese della Commissione, il fondo dovrebbe sbloccare complessivamente ulteriori investimenti per la banda larga nelle aree in digital divide di 1 miliardo-1,7 miliardi di euro e l’obiettivo è arrivare a investire in circa 7-12 progetti per la banda larga ogni anno dal 2017 al 2021 interessndo 20 paesi diversi entro il 2021.

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