SCENARI

Governo Gentiloni, Starace: “Banda ultralarga? Non cambia niente”

“L’Italia continua ad avere bisogno di capacità di trasmissione dati”, sottolinea il numero uno di Enel. Alle porte “nessun grande cambiamento”

Pubblicato il 12 Dic 2016

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“Non cambia niente, l’Italia continua ad avere bisogno di capacità di trasmissione dati prima, durante e dopo il referendum. Non vediamo un grande cambiamento”. Lo dichiara l’amministratore delegato della energy company, Francesco Starace, rispondendo a una domanda sullo scenario post referendum, a margine della presentazione del World Energy Outlook 2016 dell’Agenzia internazionale dell’Energia (Aie). L’Ad, alla domanda se ci possano essere dei prolungamenti dei tempi, ha risposto con un secco “no”.

Durante l’evento Enel ha ricevuto il Platts Global Energy Awards (Gea) nella categoria “Industry Leadership – Energia“. Il premio è arrivato “per il posizionamento proattivo a favore di un’inclusione dei rapidi cambiamenti del settore energetico nel proprio piano strategico”, oltre che per “la leadership in materia di innovazione e sostenibilità”.

Questi sono giorni caldi anche sul fronte del negoziato tra F2i ed Enel, che dovrebbe portare all’investimento del fondo infrastrutturale in Enel Open Fiber (EoF), la società con cui il colosso guidato da Starace vuole portare la banda ultra larga in tutta Italia. Le trattative potrebbero chiudersi già entro fine anno o al massimo nelle prime settimane di gennaio.

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