IL BANDO

Agenda digitale, boom di domande per i fondi Ue: 200 milioni non bastano

Chiuso il bando “Imprese e competivitità 2014-2020” ma il fabbisogno delle 85 richieste presentate è ben superiore alle risorse a disposizione. Il Mise avvia la selezione delle iniziative più promettenti

Pubblicato il 14 Dic 2016

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Tante domande e poche risorse. Si è chiuso il bando Pon – Imprese e competitività 2014-2020 e sono state presentate 85 richieste: 34 relative ai fondi “Agenda digitale” e di 51 per “Industria sostenibilenelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

Dal ministero per lo Sviluppo economico fanno però sapere che il fabbisogno delle richieste inoltrate è ben superiore alle risorse disponibili, pari a complessivi 200 milioni di euro per entrambi i bandi.

“Si ritiene che tale dato, come già avvenuto per il precedente bando Horizon 2020, anch’esso dedicato alle regioni del Mezzogiorno – spiega il Mise – testimoni l’apprezzamento del sistema delle imprese di tali territori per le particolari misure, agevolative e procedurali, appositamente studiate per stimolare maggiormente l’interesse delle imprese verso uno strumento finalizzato a finanziare progetti di grandi dimensioni di ricerca e innovazione, con costi compresi tra 5 e 40 milioni di euro”.

Viene ora avviata l’attività istruttoria, che consentirà di selezionare i progetti di ricerca e sviluppo “maggiormente promettenti in termini di innovazione di prodotto o processo e che potranno consentire alle imprese proponenti di conquistare posizioni competitive di maggiore rilievo anche attraverso l’industrializzazione dei relativi risultati”, spiega il Mise.

Delle 85 domande pervenute, 34 riguardano l’intervento agevolativo “Agenda digitale” e 51 quello “Industria sostenibile”.

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