SCENARI

Ultra HD, la nuova scommessa della Rai

Il modello d’azione di Viale Mazzini ruota attorno a Rai 4K: prima le partite di Euro 2016 poi la fiction “I Medici”. E oggi tocca allo speciale condotto da Alberto Angela, “Stanotte a San Pietro”

Pubblicato il 27 Dic 2016

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La televisione del futuro prosegue il suo cammino nell’era dell’Ultra HD. E la Rai gioca un ruolo sempre più dinamico su questo versante. Mentre per ora gli altri player restano alla finestra, Viale Mazzini ha affinato un modello di azione improntato alla ‘condivisione’ che ruota attorno a Rai 4K. È il canale temporaneo ricevibile dagli utenti in possesso di apparati Ultra HD (o 4K che dir si voglia) al numero 210 della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat. Si accende solo quando c’è qualcosa di significativo richiamando altri soggetti chiave del panorama a cominciare da Eutelsat che mette a disposizione la capacità necessaria per le trasmissioni. Prima le 7 partite di Euro 2016, poi la fiction ‘I medici’.Oggi tocca a ‘Stanotte a San Pietro’, emozionante racconto notturno di Alberto Angela sulle straordinarie opere artistiche del Vaticano (in onda su Rai 1 in prima serata).

Il Vaticano, appunto. Il valore dell’operazione è tutto qui, dopo anni di relazioni tiepide tra Rai e Santa Sede. “Stanotte a San Pietro è stata una scintilla che ha riacceso antichi rapporti aprendo la strada a future coproduzioni di livello”, ha detto il direttore del Centro Televisivo Vaticano, Stefano D’Agostini, durante la presentazione dell’iniziativa. Affermazione raccolta immediatamente dal direttore generale della Rai, Antonio Campo dall’Orto, che ha parlato di una produzione ad alto budget necessaria per portare avanti la missione del servizio pubblico. È la prima produzione Rai in Ultra HD con l’aggiunta dell’HDR, parametro che conferisce alle immagini maggiore dinamica cromatica. Ed è stato notevole lo sforzo: una trentina di giorni di riprese, ospiti di eccezione e impiego di tutti i mezzi immaginabili, dai droni fino agli elicotteri. In collaborazione con Officine per la Comunicazione, il lavoro si è svolto di notte e all’interno di uno dei luoghi più esclusivi e ovattati del mondo, gestito da corpi e uffici certamente poco abituati a visite del genere. Segno evidente che volere è potere, quando ne vale la pena. Sullo sfondo, e neanche tanto, c’è il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, Mons. Dario Edoardo Viganò, il quale pare abbia pensato questo progetto assieme al direttore di Rai 1 Andrea Fabiano. È noto che il presule brianzolo sia particolarmente attratto dall’innovazione e in particolare dall’Ultra HD HDR.

Infatti, il Centro Televisivo Vaticano è stato il primo soggetto televisivo al mondo ad utilizzare la tecnologia in questione per alcune dirette via satellite destinate a rimanere nella storia delle telecomunicazioni. Ma non è un vezzo. Le autorità vaticane considerano lo standard un semplice strumento al servizio della missione della Chiesa. Il motivo? Così si possono realizzare immagini talmente immersive da agevolare la condivisione del messaggio oltre i confini di Piazza San Pietro.

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