LA "SCALATA" DA 2,6 MILIARDI

Alibaba, takeover su Intime: il futuro sarà “on-off”?

L’operazione da 2,6 miliardi porta al 74% la partecipazione nel gigante asiatico della gdo. Obiettivo: cambiare l’esperienza di acquisto puntando sulla tecnologia. Così Jack Ma scommette sull’accoppiata online-offline

Pubblicato il 11 Gen 2017

Andrea Frollà

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Non si vive di solo online. Almeno di questo assunto si sta convincendo Alibaba. Lo testimonia l’ultima operazione messa in atto dal colosso cinese dell’e-commerce ossia il takeover su Intime, gruppo cinese della gdo da oltre 35 tra mega store e centri commerciali. L’accordo tra il fondatore di Alibaba Jack Ma, fresco di annuncio sulla creazione di un milione di posti di lavoro negli Usa, e il suo omologo nella compagnia gdo Shen Guojun prevede un’offerta complessiva da 2,6 miliardi di dollari Usa. Nello specifico, 10 Hong Kong dollar ad azione per acquisire le quote di Intime che ancora non controllano: prezzo superiore del 53% rispetto alla media del titolo negli ultimi 60 giorni, con il quale il tandem cinese punta a convincere gli azionisti a disfarsi delle proprie partecipazioni. Attualmente Alibaba, in virtù di un investimento iniziale nel mese di luglio 2014 e una successiva conversione in capitale dei titoli di debito nel giugno 2016, detiene circa il 28% di Intime e con l’operazione proposta, Alibaba stima di arrivare a detenere circa il 74%.

“In Cina la vendita al dettaglio rappresenta un mercato da 4,5 trilioni di dollari che sta crescendo del 10% l’anno”, ricorda il ceo di Alibaba Group, Daniel Zhang, sottolineando la volontà di “trasformare l’approccio convenzionale, creare nuova esperienza di acquisto dei consumatori e anticipare i cambiamenti futuri del modello di vendita al dettaglio”.

Jack Ma, fondatore del Gruppo Alibaba

Lo stesso Zhang ha una vision precisa sul rapporto online-offline: “Noi non dividiamo il mondo in economie reali o virtuali, c’è solo il vecchio e il nuovo. Coloro che si aggrappano ai vecchi modi di vendere al dettaglio saranno sconvolti e le imprese saranno in grado di creare valore per i consumatori se riusciranno a integrare nell’esperienza di acquisto la tecnologia, per migliorare l’efficienza operativa”.

Sarà l’offline il nuovo terreno fertile per l’espansione di Alibaba? Presto per dirlo, ma l’operazione Intime, che ha fatto schizzare il titolo del colosso della gdo del 35%, è senza dubbio l’indizio di una strategia che non punta esclusivamente sulla Rete. I risultati di questo tentativo di integrazione saranno tutti da verificare e sarà interessante vedere che quota conquistare sul business di un Gruppo piuttosto variegato, che conta circa 20 attività diverse fra e-commerce, digital media, cloud e altro.

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Nell’attesa di scoprirlo, Jack Ma e soci continueranno a dormire probabilmente sonni tranquilli visto che i conti sono in crescita sostenuta. Il trimestre luglio-settembre dello scorso anno si è chiuso con un utile poco superiore al 1 miliardo di dollari e ricavi in crescita del 55% a 5,1 miliardi, trainati dalla corsa del fatturato da commercio (4,3 miliardi, +41% anno su anno) sempre più mobile e con 439 milioni di clienti fra i vari marketplace del Gruppo. Ora l’attesa del mercato è per il trimestre chiuso al 31 dicembre 2016, i cui dati saranno resi noti il 24 gennaio.

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