LA TRIMESTRALE

Samsung si lascia alle spalle il disastro Note 7: utili a gonfie vele

Componenti e semiconduttori guidano la “riscossa” nell’ultimo quarto del 2016. Stabili le vendite, i profitti netti salgono del 50% anno su anno. Ma la domanda debole di TV fa ritoccare al ribasso l’outlook sugli utili del nuovo anno

Pubblicato il 24 Gen 2017

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Samsung electronics si lascia alle spalle la debacle del Note 7, lo smartphone che l’azienda aveva dovuto ritirare dal mercato, oltre a sospenderne la produzione, a causa di un difetto alla batteria che in diversi casi aveva provocato incendi durante la ricarica. A dimostrarlo sono i conti dell’ultimo trimestre 2016, con l’azienda sudcoreana che ha registrato utili più che doppi rispetto all’ultimo segmento dell’anno precedente, grazie principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle vendite di semiconduttori, dai 3.200 miliardi di yuan di fine 2015 ai 7.100 miliardi di yuan registrati da ottobre a dicembre 2016, pari a circa 6,1 miliardi di dollari.

Stabili le vendite, a 53.300 miliardi di won (45,6 miliardi), mentre l’utile operativo sale del 50%, a 9.200 miliardi di won (7,9 miliardi). Quanto alle previsioni per il trimestre in corso, è atteso un calo degli utili dovuto principalmente alla domanda debole nel segmento Tv e al fatto che andranno in bilancio i maggiori costi di marketing per gli smartphone. Proprio di ieri l’indiscrezione del rinvio della presentazione del nuovo modello di punta della casa, l’S8, che non sarà presentato al Mobile World Congress di Barcellona.

I risultati registrati da Samsung nell’ultimo trimestre 2016 hanno superato le stime degli analisti, mentre per il trimestre in corso ci sarà anche da capire se avranno uno strascico “finanziario” i problemi giudiziari che la compagnia sta affrontando in SudCorea, dove il vicepresidente e rampollo della famiglia che controlla la società, Lee Jae-yong, è rimasto coinvolto nello scandalo corruzione che ha travolto la presidente della Repubblica Park Geun-hye, per la quale è in corso la procedura di impeachment, e la sua confidente Choi Soon-sil, attualmente agli arresti. La procura speciale che indaga su una tangente da 18 milioni di dollari aveva chiesto l’arresto di Lee Jae-yong, poi negato dalla corte distrettuale competente di Seoul.

In ogni caso per la prima volta dal periodo luglio-settembre 2013 i profitti operativi del colosso dell’elettronica hanno superato i 9.000 miliardi di won: “il dato del quarto trimestre – spiega Samsung in una nota – sono sostenuti dai business dei componenti, soprattutto microchip e display“, oltre che per il fattore cambi, con il rafforzamento del dollaro rispetto alla valuta sudcoreana. Il settore dei semiconduttori, in particolare, segna profitti operativi per 4.950 miliardi di won su vendite per 14.860 miliardi.
Per l’intero 2016, Samsung registra profitti operativi per 29.200 miliardi di won (+10,7%) su vendite per 201.870 miliardi (erano di 200.650 nel 2015).
La compagnia ha deciso anche un maxi buy-back delle proprie azioni per 9.300 miliardi di won per il 2017 e il pagamento di un dividendo 2016 pari a 27.500 won per azione, pari a un monte complessivo di circa 3.800 miliardi.

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