LA NOMINA

Dalla Casa Bianca alla Cta: Michael Daniel dichiara guerra agli hacker

La Cyber Threat Alliance si costituisce come ente non-profit e chiama a guidarla l’ex responsabile della sicurezza informatica della presidenza Usa. Obiettivo: unire gli sforzi di intelligence internazionali per combattere i criminali informatici

Pubblicato il 15 Feb 2017

Antonello Salerno

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Michael Daniel è il nuovo presidente della Cyber threat alliance, l’associazione composta da Fortinet, Intel security, Palo Alto Networks, Symantec, Check Point Software technologies e Cisco, che si è formalmente costituita come entità non-profit. Insieme, queste sei aziende hanno contribuito allo sviluppo di una nuova piattaforma automatizzata di condivisione di Threat Intelligence, destinata allo scambio di dati concreti sulle minacce e di conseguenza a rafforzare la mission di partenza di Cta, quella di un impegno coordinato contro gli hacker. Daniel, che è il primo presidente designato dall’associazione, era stato negli anni scorsi “Special assistan to the president” e coordinatore della cybersecurity alla Casa Bianca.

Tra gli obiettivi dell’associazione anche rendere più efficace la sicurezza delle infrastrutture IT critiche e innalzare i livelli di sicurezza, disponibilità, integrità ed efficienza dei sistemi informativi.

Il primo progetto della Cta come entità indipendente è lo sviluppo e l’implementazione di una nuova piattaforma automatizzata di condivisione di threat intelligence, che consente ai membri di integrare informazioni quanto mai concrete ed aggiornate nei loro prodotti per proteggere meglio i clienti globali. Oltre a estendere il gruppo di membri fondatori, la Cta ha aggiunto nuovi affiliati, tra cui IntSights, Rapid7 e Rsa, che si aggiungono a Eleven Paths e Reversing Labs.

“Michael Daniel – si legge in una nota dell’associazione – porta alla Cta una grande esperienza nello sviluppo di partnership strategiche e di programmi di cybersecurity in grado di coprire i settori pubblico e privato, oltre ad altre realtà nazionali, per costruire le più efficaci soluzioni di sicurezza”.

“Questo è il futuro della cybersecurity – afferma Gil Shwed, fondatore e Ceo di Check Point – La collaborazione alla Cta ci permetterà di accelerare la nostra innovazione, nell’ottica di proteggere cloud, mobile e di fornire gli strumenti migliori per una advanced threat prevention”.

“La Cta ci permette di combattere in modo efficace i criminali per il bene comune di Internet – commenta Marty Roesch, chief architect di Cisco Security – Lavorando insieme, siamo in grado di completare un quadro più completo di quanto sappiamo sugli attacchi principali, raggiungendo migliori livelli di protezione sia rispetto agli hacker di più ampio respiro che verso minacce più mirate e discrete. La Cta rappresenta un punto di forza per il bene, un ostacolo per chi attacca”.

“Come membro fondatore della Cyber Threat Alliance, crediamo fortemente in questo nuovo livello di impegno per contribuire a fornire una threat intelligence automatizzata ed estesa ai nostri clienti globali e ad ogni organizzazione – aggiunge Ken Xie, fondatore, chairman of the board e Ceo di Fortinet – La creazione della Cta come entità indipendente significa che il mercato della cybersecurity assume la responsabilità collettiva di collaborare per prevenire attacchi globali avanzati”.

“Crediamo che la collaborazione dia forza, a livello di persone, di prodotti e di mercato – sottolinea Chris Young, Svp e Gm di Intel Security Group di Intel Corporation – Negli ultimi tre anni, abbiamo lavorato insieme agli altri membri fondatori della Cyber Threat Alliance per condividere informazioni sulle minacce, creare un contesto attorno alle minacce avanzate e offrire ai clienti tutti i vantaggi della nostra conoscenza collettiva”.

Palo Alto Networks vede con grande favore questo momento di grande attenzione al miglioramento delle difese rispetto alle minacce informatiche più avanzate – afferma Mark McLaughlin, chairman e Ceo di Palo Alto Networks – Abbiamo la mission di mantenere fiducia nel mondo digitale di oggi”.

“L’arma più potente che abbiamo nella difesa dagli hacker è la grande quantità delle informazioni e dei dati di cui congiuntamente disponiamo – conclude Greg Clark, Ceo di Symantec – Possedere questa enorme massa di dati porta con sé una responsabilità significativa, e la Cta ci offre un importante meccanismo di coordinamento per consentire una rapida condivisione di queste informazioni con le aziende globali”

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