LA RICERCA

In Italia boom dei “mobile only”, su smartphone un utente su tre

Rapporto comScore: connesso il 65% degli italiani. Fanno da traino gli accessi dai device, aumentati del 12% in un anno. In pole Facebook e WhatsApp: 6 minuti su 10 trascorsi su queste app

Pubblicato il 15 Feb 2017

F.Me

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Cresce la popolazione online in Italia, ma soprattutto aumentano gli italiani che possono definirsi “mobile only”, ovvero che si connettono in rete solo da dispositivi mobili come smartphone e tablet: sono un terzo di coloro che si collegano tramite computer desktop e sono principalmente giovani. E’ quanto emerge dal rapporto “Internet in Italia – I Trend del 2017” pubblicato oggi da comScore.

L’indagine evidenzia l’aumento della popolazione online in Italia: a dicembre 2016 due italiani su tre (il 65%) erano connessi, dato trainato per lo più dagli accessi da dispositivi mobili (+12% rispetto al 2015). Il traffico via smartphone e tablet, rileva la società di ricerca, è concentrato su determinate tipologie di contenuti, messaggi e social network in testa, e su poche applicazioni: 6 minuti ogni 10 vengono trascorsi su Facebook o WhatsApp. A differenza di quanto accade negli Usa o nel Regno Unito – mercati “digitalmente” più avanzati – dove da “mobile” si accede principalmente a contenuti di intrattenimento. Anche questo comunque è un trend che in futuro potrebbe essere piu’ forte in Italia, spiegano gli analisti: nel nostro Paese sono 4,4 milioni gli utenti che guardano video quasi ogni giorno da “mobile”

“Quello che emerge dall’analisi dello stato di utilizzo di Internet In Italia alla fine del 2016 è uno scenario in chiaroscuro – spiega Fabrizio Angelini, ceo di Sensemakers che rappresenta comScore in esclusiva in Italia– Il ritardo che continuiamo a scontare nei livelli di penetrazione di utilizzo della Rete rispetto ai Paesi più evoluti, se da un lato rappresenta un problema importante per lo sviluppo della nostra economia digitale, dall’altro indica un potenziale di crescita ancora significativo. Allo stesso modo se l’espansione della fruizione da monile fa ben sperare, i livelli di concentrazione che essa genera devono far riflettere. Credo che il video on-line possa, anche nel nostro paese, far aumentare l’importanza della Rete come piattaforma di entertainment su cui far crescere gli investimenti pubblicitari. Da questo punto di vista i dati su Adblocking e Traffico Invalido mostrano come il mercato on-line italiano sia più efficiente e trasparente di altri anche se bisogna far aumentare il grado di confidenza degli investitori. Sono trascorsi ormai cinque anni da quando, per primi in Italia, presentammo al mercato i dati sulla Viewability che nel frattempo è passata dal 47 al 54%. Il miglioramento c’è stato ma non basta”.

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