Lì'OPERAZIONE

E-commerce, stangata sui falsi: la Gdf chiude 380 siti web

Maxi-operazione del Comando unità speciali della Guardia di finanza contro una rete di vendita online di merce contraffatta. Indagate 17 persone, oscurati 15 profili Facebook

Pubblicato il 21 Mar 2017

Andrea Frollà

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Oltre 380 siti web sequestrati, 15 profili Facebook bloccati e 17 indagati. Sono questi i numeri dell’operazione messa in piedi dai finanzieri del Comando unità speciali della Guardia di finanza contro l’ennesimo gruppo criminale dedito alla vendita online di capi di abbigliamento contraffatti. Oltre al blocco delle attività incriminate, i militari del Nucleo speciale frodi tecnologiche, in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale di Napoli, stanno eseguendo in 5 Regioni dall’alba di oggi 17 decreti di perquisizione, emessi dal gip Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica.

L’operazione è il risultato di un’indagine durata oltre un anno, effettuata tramite un continuo monitoraggio della Rete operato dalle Fiamme Gialle per la repressione dei reati di natura economico-finanziaria. La Guardia di finanza, sotto la direzione del procuratore aggiunto di Napoli Fausto Zuccarelli e del sostituto procuratore Roberta Simeone, hanno individuato i citati siti web ed i profili Facebook riconducibili a 17 cittadini italiani residenti in Campania, Puglia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto. Nel mirino dei militari i negozi virtuali creati ad arte per vendere abbigliamento contraffatto dei più famosi brand.

L’operazione si inserisce nell’ambito di un progetto internazionale di cooperazione tra le forze di polizia volto al contrasto della contraffazione online e, per la prima volta in Italia, sono stati rimossi permanentemente dal web siti che pur avendo suffisso italiano si trovavano all’estero. “Ciò rappresenta un vero e proprio salto di qualità – spiega una nota delle Fiamme Gialle – poiché, contrariamente a quanto avveniva finora, i siti incriminati sono stati cancellati per sempre da Internet. Con le tradizionali metodologie, invece, venivano soltanto oscurati a livello nazionale, ma restavano, comunque, disponibili online per il resto del mondo”.

Dell’operazione è è stata informata anche l’Internet Corporation for assigned names and numbers, ente internazionale responsabile delle assegnazioni degli indirizzi IP con sede a Los Angeles, che potrà così intraprendere le iniziative di propria competenza.

La contraffazione continua ad essere una vera piaga per l’economia e le imprese italiane, specie in un momento di crisi come questo. Oltre alle tematiche legate alla perdita di posti di lavoro e al tema della scarsa sicurezza e pericolosità dei prodotti, il mercato del falso alimenta il lavoro nero, l’evasione fiscale e si presta a legami con la criminalità organizzata. Inoltre, sempre maggiori sono gli effetti dannosi per i consumatori sul piano della salute e della sicurezza. La Guardia di Finanza in poco più di 4 anni ha oscurato oltre 2.500 siti Internet.

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