SECURITY

Cybersecurity, nei Botnet il “lato oscuro” dell’Internet of Things

Sicurezza informatica fattore chiave del futuro della rete. Dallo Iot un assist alla creazione di network controllati da botmaster in grado di incrementare attacchi in larga scala

Pubblicato il 21 Mar 2017

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Il mercato dell’IoT (Internet of Things) è un settore in grande crescita e su cui tutti i grandi player stanno puntando, basti pensare al MWC svoltosi a Barcellona ed in cui quest’anno, in modo ancora più evidente, rispetto agli scorsi, si è marcata l’attenzione verso la connettività 5G, che è destinata ad abilitare tutte le potenzialità dell’IoT. L’IoT è sicuramente il boom del futuro e leggendo il rapporto di Aruba, società Hewlett Packard Enterprise, dal titolo “The Internet of Things: Today and Tomorrow”, possiamo capire che l’IoT sta espandendosi sempre di più su larga scala, in quanto l’85% delle aziende a livello globale e il 92% in Italia intendono implementarlo entro il 2019, sia per innovare sia per rendere più efficiente il proprio business.

Collegandoci a quest’ultimo dato che conferma un ulteriore grosso incremento di questi dispositivi, possiamo supporre come il principale problema, dovuto a questo incremento, sarà la loro sicurezza.

Infatti, l’utilizzo di questi oggetti che quotidianamente già utilizziamo in casa o fuori, e che sono connessi ad una rete, possono dar vita a quella che si definisce una Botnet ovvero una rete controllata da un botmaster, composta da dispositivi infettati da malware, detti bot. Questi dispostivi, così infettati, possono scagliare attacchi contro altri sistemi compiendo operazioni illecite, tanto che le Botnet sono state scoperte come un fattore chiave nei più grandi attacchi DDoS (distributed denial-of-service) mai registrati lo scorso anno.

L’uso delle Botnet per interrompere i servizi Internet fa parte del panorama delle minacce a breve termine; e visto l’aumento di device IoT, in futuro, saranno utilizzate sempre di più anche per altri scopi assai più dannosi e che incideranno nella nostra vita quotidiana. Per esempio potrebbero essere utilizzate non solo per interrompere servizi, ma anche per creare dei diversivi attraverso i quali attaccare su più fronti, compiendo furti di dati personali o aziendali.

Perciò, come spesso ultimamente accade, il problema della sicurezza informatica sta iniziando a diventare un fattore chiave del futuro della rete.

Quindi è chiaro che, anche se questi oggetti connessi in rete ci faciliteranno la vita, questa continua esposizione ci porterà a dover stare sempre in guardia e il problema della cybersicurezza sarà sicuramente un tassello costante della nostra vita.

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