La fintech francese sbarca in Italia

Pubblicato il 04 Mag 2017

SlimPay sbarca in Italia e punta a favorire la trasformazione digitale del commercio con soluzioni innovative per le transazioni on line relative a servizi o prodotti erogati in abbonamento. La fintech francese, specializzata nei pagamenti ricorrenti tramite addebito diretto, arriva in Italia con l’obiettivo di intercettare le nuove tendenze di consumo, che vedono diminuire nelle persone l’interesse per il possesso fisico dei beni e aumentare la propensione all’utilizzo di servizi e prodotti in abbonamento. Tra questo rientrano lo streaming di musica e video e ancora il car sharing.

Fondata nel 2009 da Jérôme Traisnel, SlimPay ha scommesso sulla cosiddetta “subscription economy” con lo sviluppo di una sofisticata infrastruttura tecnologica, in grado di digitalizzare le procedure inerenti agli addebiti su conto corrente, automatizzando i processi in modo veloce e sicuro. Oggi la società gestisce oltre 2mila clienti in 34 paesi ed è tra i leader europei dei pagamenti ricorrenti on line tramite addebito diretto Sepa.

Tra i clienti SlimPay, aziende ed organizzazioni internazionali quali Deezer, Nespresso e Unicef. La piattaforma tecnologica di SlimPay, spiega la compagnia, consente alle aziende di gestire direttamente l’intero processo di pagamento, senza il coinvolgimento diretto della banca. Dalla sottoscrizione dell’abbonamento, alle fasi di autorizzazione dell’addebito, fino all’incasso. Tutto questo offrendo un’efficace alternativa al bonifico o alla carta di credito.

“Gli italiani sono da sempre tra gli utenti più cauti e refrattari all’utilizzo delle carte di credito per i pagamenti on line – sottolinea Jérôme Traisnel, ceo di SlimPay -. Per questo siamo fiduciosi che SlimPay verrà apprezzato tanto dalle aziende che dagli utenti per la sua modalità di pagamento con addebito diretto facile, veloce e sicuro”. Anche in Italia, aggiunge Traisnel, la subscription economy “è in veloce affermazione: le persone stanno diversificando le modalità di accesso ai servizi e ai beni, e per soddisfare le nuove esigenze occorrono sistemi di transazione adeguati”.

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