TECNOLOGIE

Il Vaticano spinge sull’Ultra Hd e punta sull’audiovisivo high profile

Il direttore del Centro Televisivo Stefano D’Agostini: “Entro fine anno nuovo progetto”. In campo big internazionali quali Eutelsat, Globecast e Sony

Pubblicato il 25 Mag 2017

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Impegno no stop in Vaticano sul fronte delle produzioni audiovisive di altissimo profilo. All’orizzonte non c’è solo il film documentario di Wim Wenders con Papa Francesco come protagonista, che ha provocato un certo stupore in questi giorni, ma anche un nuovo progetto entro la fine dell’anno. Ad anticiparlo il direttore del Centro Televisivo Vaticano, Stefano D’Agostini, senza fornire ulteriori particolari ad eccezione dell’argomento. “Dato anche l’enorme riscontro ricevuto – ha spiegato – ci siamo appassionati al tema artistico in relazione alla fede attraverso il cinema e l’audiovisivo; del resto, la relazione arte-fede è stata per secoli il motore che ha spinto gli artisti a realizzare opere di straordinario valore”.

In genere, l’approccio vaticano passa attraverso alcuni punti fermi. Uno di questi è il partenariato. Le produzioni audiovisive pontificie, infatti, vengono solitamente realizzate dal Centro Televisivo Vaticano assieme a Officina della Comunicazione in collaborazione con altri soggetti come per esempio Rai Com, per la distribuzione delle opere a livello interazionale. Lo stesso team ha realizzato Alla scoperta del Vaticano e dei Musei Vaticani. Storia, arte e cultura, cofanetto di dvd in 8 lingue presentato proprio in questi giorni. La collana costituisce probabilmente il racconto più completo e dettagliato sul Vaticano e sul suo polo museale, con Alberto Angela nei panni del narratore d’eccezione come già avvenuto per Stanotte a San Pietro trasmesso a dicembre in prima serata su Rai Uno. Quella di Angela è una presenza che conferma la consuetudine di coinvolgere professionisti di un certo calibro insistendo sulla dimensione divulgativa.

E poi c’è un’altra costante relativa all’impiego di avanzate tecnologie in fase di ripresa. Ultra HD sempre saldamente in pole position, e non c’è da meravigliarsi visto che il Vaticano rappresenta uno dei fautori del nuovo paradigma video a livello mondiale. Da quelle parti hanno intuito fin da subito la funzione strategica delle immagini mega definite a sostegno del dialogo con la propria audience. Non a caso l’adozione dell’innovativo formato è avvenuta in netto anticipo rispetto ad altri player del comparto, grazie anche all’alleanza con big internazionali come Eutelsat, Globecast e Sony i quali hanno supportato la conduzione di alcuni test di indubbio valore tecnologico in occasione di eventi altrettanto rilevanti per la storia della Chiesa. Insomma, tra tecnica ed emozioni, e attraverso ogni piattaforma di diffusione, è così che si approfondisce il forte impulso alle attività documentaristiche della Santa Sede voluto dal prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò, a partire dal suo arrivo in Vaticano nel 2013.

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