SMART MOBILITY

L’Ue lancia il piano trasporti: focus sull’auto connessa

Annunciata l’iniziativa “L’Europa in movimento”. Obiettivo: aiutare il settore a guadagnare competitività puntando su sostenibilità e innovazione. Previste misure ad hoc per il telepedaggio e le self-driving car

Pubblicato il 31 Mag 2017

Andrea Frollà

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Aiutare il settore dei trasporti a guadagnare competitività, nel quadro di una transizione socialmente equa verso l’energia pulita e la digitalizzazione, favorendo sempre più le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica come le auto a guida autonoma e il telepedaggio. Da questo obiettivo nasce il piano “L’Europa in movimento”, annunciato oggi dalla Commissione europea, che mira a favorire maggiore competitività al mercato e più efficienza alle politiche di mobilità.

L’iniziativa comprende diverse direttrici d’azione che, spiega Bruxelles, consentiranno di rendere il traffico più sicuro, incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi, ridurre le emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico, ridurre gli oneri burocratici per le imprese e combattere il fenomeno del lavoro nero.

Vantaggi che a cascata potranno garantire benefici a lungo termine che vanno oltre i trasporti, grazie ad effetti collaterali in termini di occupazione, crescita e investimenti che rafforzeranno l’equità sociale, amplieranno le possibilità di scelta dei consumatori e porranno con decisione l’Europa sul binario della diminuzione delle emissioni.

“La nostra impostazione riguardo al tema della mobilità va ben al di là del settore dei trasporti. Oggi assistiamo a un’evoluzione del settore dei trasporti che si inscrive nel quadro di tendenze economiche emergenti come l’economia collaborativa o l’economia circolare – commenta Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività -. Di conseguenza, è un’opportunità per modernizzare l’economia europea nel suo complesso e spingerla verso una maggiore sostenibilità”.

L’UE vuole guidare la crescita del comparto con una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione. In questo modo, in Europa potranno essere sviluppati, offerti e prodotti i migliori veicoli, le migliori attrezzature per i trasporti e le migliori soluzioni per una mobilità pulita, interconnessa e automatizzata.

La Commissione punta fortemente sul digitale, come dimostra la proposta di migliorare l’interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio, consentendo agli utenti della strada di viaggiare nell’intera UE senza doversi preoccupare delle diverse formalità amministrative. Automazione, connettività e smart mobility sono i tre fari della strategia focalizzata sull’innovazione, che punta anche a favorire un rapido sviluppo delle tecnologie per la guida autonoma.

La Commissione sta già lavorando con gli Stati membri per supportare l’industria dell’auto 4.0 e i primi sistemi di trasporto intelligente e cooperativo saranno sviluppati a partire dal 2019. Entro il 2030, prevede l’UE, soluzioni di questo tipo consentiranno di ridurre il consumo dei carburanti, far risparmiare oltre 2,6 miliardi di ore passate in auto e ridurre l’incidenza del fattore umano nel 90% degli incidenti mortali.

Questa prima serie di proposte sarà integrata nel corso dei prossimi 12 mesi da altre proposte, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni, oltre alle prime norme in assoluto riguardanti le emissioni dei veicoli pesanti, che fanno seguito alla proposta odierna concernente il monitoraggio e la trasmissione di informazioni in tema di emissioni di CO2 e consumo di carburante dei veicoli pesanti. Tali proposte stimoleranno ulteriormente l’innovazione, oltre a contribuire ad aumentare la competitività, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria, la salute pubblica e la sicurezza dei trasporti.

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