LO SCENARIO

Italia-Germania, alleanza in nome di digitale e innovazione

Nel corso dell’11° forum italo-tedesco focus sulla disruption apportata nell’economia dalle nuove tecnologie. Erwin Rahue: “La cooperazione economica tra i due Paesi trainerà i processi di cambiamento nell’ambito industriale e in quello delle tecnologie digitali”

Pubblicato il 20 Giu 2017

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“La collaborazione commerciale tra Italia e Germania, i primi due paesi manifatturieri d’Europa, celebra proprio quest’anno il suo 125° anniversario ed è più forte e vivace che mai. Questi presupposti ci spingono a investire ancora nella cooperazione economica tra Italia e Germania, paesi che trainano, e traineranno sempre più, i processi di cambiamento in ambito non solo industriale ma anche delle tecnologie digitali per far fronte alle sfide dell’imminente futuro”. Lo ha detto Erwin Rauhe, presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica, aprendo i lavori dell’11° Forum italo-tedesco, che si è tenuto oggi all’Unicredit pavilion di Milano. All’evento ha preso parte una platea di decision-maker italiani e tedeschi che si sono confrontati sull’impatto e i vantaggi che i cambiamenti a favore dell’innovazione possono portare alle economie di entrambi i paesi, la cui partnership commerciale nel 2016 ha raggiunto la cifra record di 112,1 miliardi di euro.

Dai lavori è emerso che le imprese che si affacciano al mercato e alla competizione globale sono ormai consapevoli che “l’incertezza è la nuova normalità”, e che l’unico elemento di certezza per lo sviluppo delle imprese è la necessità di innovare prodotti e processi, attraverso partnership strategiche che favoriscano uno sviluppo organico e sostenibile.

Durante il forum è stata presentata la ricerca “Approaching disruption”, realizzata dalla Camera di Commercio Italo-Germanica in collaborazione con Deloitte, dalla quale emerge un sostanziale ottimismo delle imprese, nonostante l’incertezza che domina lo scenario globale.

I mercati subiranno trasformazioni importanti nel corso dei prossimi due/tre anni, si legge in una nota della Camera di commercio italo-tedesca, ma solo il 28% delle imprese intervistate considera un rischio nel breve periodo l’ingresso di nuovi competitor dai business model innovativi. Per far fronte a questi cambiamenti emerge chiaramente la necessità, sia per le imprese di medio/grandi dimensioni sia per le piccole, di investire nelle nuove tecnologie digitali. Elemento critico per le piccole imprese, rilevato nel 50% dei casi, è la difficoltà a investire quanto dovrebbero per affrontare i cambiamenti futuri.

Tra le sfide più importanti aperte dall’innovazione, secondo i risultati dello studio, c’è il cambiamento culturale e manageriale all’interno delle aziende, con una particolare attenzione da riservare alle risorse umane: attrazione dei talenti, formazione e riqualificazione dei dipendenti saranno gli elementi chiave per vincere la sfida della disruption.

“Come promotori delle relazioni economiche tra Italia e Germania, crediamo sia fondamentale sostenere una cooperazione che favorisca non solo gli investimenti in tecnologie ma anche un cambiamento culturale e manageriale all’interno delle imprese – aggiunge Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio italo-germanica – Siamo infatti convinti che la trasformazione tecnologica offra importanti opportunità ma che non possa prescindere dallo sviluppo di una cultura d’impresa che favorisca la formazione e la riqualificazione delle risorse umane. Ci auguriamo che le istituzioni incentivino anche questo tipo di investimenti nelle risorse umane così come stanno già facendo con il piano Industria 4.0”.

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