PRODUZIONE

Audiovideo, così il Vaticano sperimenta l’innovazione

Presentato il documentario “I Giubilei – La strada del perdono” che mette in campo sofisticate tecnologie di animazione. Nuovo modello produttivo con il team di Officina della Comunicazione. Edoardo Viganò: “Apriamo a nuovi linguaggi, sempre al passo coi tempi”

Pubblicato il 03 Lug 2017

Luigi Giglio

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Il Vaticano continua a sperimentare sul fronte delle produzioni audiovisive nell’ambito di un ‘cambio di passo’ che diventa via via sempre più marcato. La conferma l’abbiamo avuta anche nei giorni scorsi con la presentazione de ‘I Giubilei – La strada del perdono’, documentario sugli Anni Santi nella storia. Un percorso di 50 minuti con un mix di immagini recenti del Giubileo della Misericordia e di filmati tratti dagli archivi della Santa Sede e dell’Istituto Luce.

Ad arricchire la narrazione interventi di storici, teologi ed esperti e una colonna sonora composta dal maestro Sandro Di Stefano sulla base di alcuni versi di Papa Francesco. A ben vedere, però, non sembra il ‘solito’ documentario. E lo suggeriscono alcune scelte stilistiche adottate. A fianco di scene in bianco e nero che ritraggono un Papa sul trono portato a spalla tra la folla, sorprende per esempio l’ampio ricorso alle animazioni. Una soluzione che non ti aspetti in un contesto del genere, ma che rende più curiosa e fluida la fruizione del primo e unico documento ufficiale del Vaticano sul tema dei Giubilei.

“È stata una scommessa”, ammettono gli stessi ideatori-produttori spiegando che così si è voluto strizzare l’occhio ad un target più giovane mantenendo sempre massima attenzione al rigore dei contenuti. A parlare sono gli amministratori di Officina della Comunicazione, Elisabetta Sola e Nicola Salvi, realtà creativa basata a Bergamo che svolge il ruolo di braccio operativo del Centro Televisivo Vaticano, organo televisivo ufficiale della Santa Sede.

Questo è il modello produttivo messo in campo dalla Segreteria per la Comunicazione, dicastero guidato da monsignor Dario Edoardo Viganò il quale esattamente due anni fa ha ricevuto da Papa Francesco il mandato di ammodernare l’assetto mediatico della Santa Sede. “Il documentario – afferma Viganò – rappresenta l’emblema della nostra strategia sul fronte delle produzioni audiovisive”. L’obiettivo è la divulgazione, cioè l’uso dei media per favorire una condivisione più ampia possibile dei momenti chiave della storia della Chiesa. “Missione – spiega il presule – perseguita grazie all’impegno del Centro Televisivo Vaticano e di Officina della Comunicazione nella ricerca di linguaggi capaci di declinare la narrazione degli eventi in una grammatica originale e sempre al passo coi tempi”.

Con questo team e con questo approccio, il Vaticano presidia il terreno delle nuove modalità di produzione-consumo multimediale in occasione di qualsiasi progetto audiovisivo realizzato sotto la propria egida. Sebbene negli ultimi tempi questa attività sia stata condotta soprattutto assieme alla Rai (si ricordi ‘Stanotte a San Pietro’ di e con Alberto Angela, che a dicembre scorso ha fatto il boom di ascolti su Rai Uno), i broadcaster non rappresentano le uniche figure con cui si dialoga. Il documentario, infatti, ha visto la collaborazione del gruppo UnipolSai che ha svolto il ruolo di main supporter del Giubileo della Misericordia condividendo la realizzazione di diversi eventi. Insomma, la parola chiave è: partnership. “Questa – conferma Viganò – è un’altra costante del nostro modello produttivo”. ‘I Giubilei – La strada del perdono’, regia di Luca Salmaso, dopo un primo passaggio televisivo a dicembre 2016 su Rai Uno, è ora disponibile presso i dicasteri vaticani in formato DVD nel quadro di un’edizione limitata. A breve – fanno sapere dalla Santa Sede – ci saranno altre iniziative per incrementare la diffusione dell’opera.

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