L'EVENTO

Digital trasformation, Intel mette il turbo ai data center

Presentata a New York la nuova famiglia di processori Xeon Scalable nati da 5 anni di ricerca e sviluppo. Navin Shenoy, executive vp Data Center Group: “E’ il più grande avanzamento tecnologico degli ultimi 10 anni”. Performance, sicurezza e rapidità i vantaggi promessi

Pubblicato il 12 Lug 2017

Andrea Frollà

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Accelerare l’implementazione delle infrastrutture cloud, trasformare le reti di comunicazioni spianando la strada al 5G e liberare la potenza dell’intelligenza artificiale. Sono questi tre i grandi obiettivi che Intel intende centrare con il debutto della sua nuova famiglia di processori. Presentati durante un evento in grande stile andato in scena a New York, alla presenza dei partner del colosso di Santa Clara e della stampa specializzata (presente CorCom, unica testata italiana), i chip Xeon Scalable promettono di scrivere il nuovo capitolo della trasformazione digitale d’impresa, facendo leva sul miglioramento di 3 aspetti: performance, sicurezza e rapidità. Supportata da 100 partner dell’ecosistema Intel (Tencent, AT&T, Google, Cisco, Nokia, Oracle alcuni dei big coinvolti), la piattaforma svelata dalla compagnia a stelle e strisce è il risultato di 5 anni di ricerca e sviluppo di ingegneria informatica ed è stato definita più volte dai top manager saliti sul palco del New Lab come una rivoluzione.

“È il nostro investimento maggiore e il più grande avanzamento dei data center degli ultimi 10 anni. L’obiettivo è favorire il passaggio totale dalla tradizione alla nuova era digitale – commenta Navin Shenoy, executive vice president e general manager del Data Center Group di Intel -. La tecnologia digitale è finalmente considerata un elemento imprescindibile per ottenere un vantaggio competitivo. L’agricoltura, il retail e molti altre settori stanno già utilizzando sensori e analytics per migliorare l’organizzazione interna e la customer experience”.

Si tratta di cambiamenti che secondo Shenoy sono guidati oggi da tre trend: “Il cloud, in particolare delle forme ibride che consentono di guadagnare efficienza e scalabilità. I big data, rispetto ai quali molto si può fare ancora per sfruttare i dati ed estrarre valore da questa miriade di informazioni. Il 5G, che non è semplicemente un’innovazione che aumenta la velocità di connessione, ma una rivoluzione che connettendo oggetti finora offline come parcheggi, industria e macchine diventerà un distributore di intelligenza”.

Driver dell’economia digitale di cui la nuova famiglia di processori Xeon Scalable vuole essere un abilitatore: “Abbiamo combinato le eccellenze frutto di anni di ricerca e sviluppo – sottolinea Shenoy -. Oggi permettiamo di avere dati protetti, favoriamo la nascita di nuovi modelli hi-tech, garantiamo performance elevate ma soprattutto aiutiamo i nostri clienti ad essere dei fast-mover tecnologici nel rapporto con gli utenti finali”.

I processori scalabili Intel Xeon sono stati progettati appositamente per gli attuali data center e le infrastrutture di rete in evoluzione. Offrono alle aziende le prestazioni più elevate del settore a livello di efficienza energetica e di sistema (in media 1,65 volte superiori rispetto alla generazione precedente secondo Intel). E nei crescenti carichi di lavoro, che riguardano ad esempio l’intelligenza artificiale (AI), i chip appena nati arrivano a offrire performance 2,2 volte superiori. Inoltre, aspetto non secondario, permettono di abbattere il Tco (Total cost of ownership, il costo di proprietà, ndr) del 65% rispetto ai server che scontano 4 anni di vecchiaia.

Navin Shenoy e John Donovan, chief strategy officer e group president Technology and Operations di AT&T

Vantaggi sottolineati e spiegati alla platea direttamente da uno dei partner di Intel che ha iniziato ad usare i nuovi chip. “Siamo riusciti ad ottenere delle perfomance impensabili fino a un anno fa, iniziando a fare più in meno tempo – spiega John Donovan, chief strategy officer e group president Technology and Operations di AT&T -. Evolvere rapidamente è fondamentale per noi, perché ci consente di essere più efficienti e migliorare la customer experience. Non trasformiamo cioè solo le modalità con cui approcciamo il mercato, ma direttamente il modo in cui i clienti sfruttano i nostri prodotti e servizi”. L’annuncio della disponibilità generale degli Xeon Processor segue il più ampio programma di distribuzione anticipata di Intel in ambito data center, con oltre 500mila processori scalabili già venduti a provider leader nei settori dei servizi aziendali, high performance computing, cloud e delle comunicazioni.

Durante l’evento di New York è stato sottolineato più volte il peso e l’importanza che hanno avuto i partner di Intel rispetto al processo di sviluppo dei nuovi processori ultra-performanti. Hardware che mira a intercettare l’evoluzione del mercato, orientato sempre più verso specifiche esigenze.

Lisa Spelman, vice president e general manager di Xeon Products e Data Center Marketing di Intel

“La trasformazione digitale sta spingendo la domanda di tre componenti fondamentali: perfomance, sicurezza e agilità. Le aziende vogliono evolversi in modo rapido senza rinunciare a questi aspetti – spiega Lisa Spelman, vice president e general manager di Xeon Products e Data Center Marketing di Intel -. Questo è esattamente ciò che i processori Xeon consentono di fare. Ci poniamo come degli abilitatori del passaggio al prossimo step dell’innovazione, che coinvolgerà l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e molto altro ancora. Ed è per centrare questo obiettivo che lavoriamo con i nostri clienti fin dalle prime fasi di ricerca e sviluppo”.

Essendo la trasformazione digitale un processo dai contorni sfumati e ormai in grado di abbracciare qualunque tipo di attività d’impresa, la platea di potenziali clienti è molto ampia. Anche se Spelman è convinta che ci sia chi abbraccerà l’innovazione firmata Intel prima di altri: “Retail, oil&gas e finanza sono settori a caccia di efficienza che considerano già la tecnologia un acceleratore chiave del proprio business, non più un semplice supporto”, fa notare Spelman che conclude preannunciando novità importanti in arrivo da un altro fronte: “Stiamo lavorando in parallelo anche su alcuni progetti legati alla blockchain. Vogliamo far incontrare la potenza di calcolo dei nuovi processori e una delle tecnologie più disruptive di sempre”. I nuovi processori non faranno dunque in tempo a godersi l’annuncio. Visto che l’innovazione non ammette temporeggiamenti, per loro è già tempo di nuovi progetti.

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