L'ACCORDO

Più tutele per gli autisti di Uber: in Francia asse con Axa

Spese sanitarie e indennità di disabilità nel pacchetto assicurativo messo a punto dalle due società. Si parte in autunno. In Russia via all’integrazione con Yandex

Pubblicato il 25 Lug 2017

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Uber e Axa hanno firmato una partnership volta a rafforzare la protezione degli autisti indipendenti che utilizzano la tecnologia dell’azienda californiana in Francia. Il pacchetto assicurativo messo a punto dalle due società, si legge in una nota diffusa oggi dal gruppo francese, si concentra in particolare sulla copertura delle spese mediche, delle indennità di disabilità e delle prestazioni per i superstiti in caso di incidente, e dovrebbe essere implementato a partire dal prossimo autunno. “Questa partnership offrirà una reti di sicurezza ai lavoratori indipendenti che si godono un lavoro flessibile al tocco di un bottone”, commenta Pierre-Dimitri Gore Coty, a capo delle operazioni per l’Emea di Uber.

“La rivoluzione digitale porta profondi cambiamenti nelle forme del lavoro”, spiega invece Thomas Buberl, ceo di Axa, sottolineando che “questa partnership tra un leader mondiale nelle assicurazioni e una delle aziende più emblematiche nella new economy aiuterà ad accompagnare questi cambiamenti fornendo a ognuno la protezione ottimale”.

Le compagnie assicurative hanno iniziato una corsa alle alleanze con le società che stanno rivoluzionando il settore dei trasporti. Ancora Axa ha di recente siglato un accordo con Bla Bla Car per la copertura assicurativa degli utenti-passeggeri. Allianz, a gennaio scorso, ha chiuso un’intesa con Car2Go.

Ma le manovre du Uber travalicano i confini Ue. In Russia la società ha deciso di unire il suo business russo con Yandex, il popolare motore di ricerca, anch’esso impegnato nel mercato dei trasporti. La nuova società – il cui nome non è ancora stato definito – avrà un valore di 3,73 miliardi di dollari e l’attività spazierà su 127 città in 6 paesi (Russia, Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Georgia e Kazakistan).

Nell’ambito dell’accordo, Yandex investirà 100 milioni di dollari e avrà una quota di maggioranza del 59,3%, mentre Uber investirà 225 milioni di dollari e controllerà una quota del 36,6%. Le restanti azioni sono detenute dai dipendenti della società. I dipendenti Uber a tempo pieno nei paesi interessati si uniranno alla nuova azienda.

Uber era stato lanciato per la prima volta a Mosca nel 2014; ha una presenza che comprende 16 città in Russia e cinque fra Azerbaigian, Bielorussia e Kazakistan. Yandex ha prenotazioni valide per circa 1,01 miliardi di dollari su base annua, mentre Uber poco più della metà, 566 milioni di dollari, secondo Bloomberg.

“Unire nostro business con Yandex ci darà un ruolo molto importante in una nuova società che inizialmente servirà più di 35 milioni di viaggi ogni mese”, ha spiegato Pierre-Dimitri Gore-Coty, responsabile dell’attività di Uber in Europa, Medio Oriente e Africa in un’email ai dipendenti. Yandex stima che la quota combinata delle due società nel settore taxi in Russia è però solo tra il 5 e il 6 per cento, con potenziali di crescita dunque molto elevati.

Per il prossimo futuro, le applicazioni di Uber e Yandex continueranno a funzionare normalmente. Quelle usate dagli autisti verranno integrate dopo la chiusura della transazione, che – approvazioni di legge permettendo – dovrebbe chiudersi nell’ultimo trimestre dell’anno in corso.

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