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Gina Nieri (Mediaset): “Online o Tv, il contenuto rimane il re”

Audiovisivo e innovazione, il consigliere di amministrazione: “Broadcaster europei al top di una produzione centrale anche per l’economia digitale”. Ma serve spingere per un level playing field

Pubblicato il 04 Ott 2017

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“L’immaginario collettivo è sempre più il petrolio della società del futuro. Verissimo. Ma sono i contenuti che lo alimentano: per questo la loro produzione va guidata fuori dalle secche di un’asimmetria regolamentare come quella che sta verificandosi oggi”: lo dice Gina Nieri, consigliere di amministrazione Mediaset, nel corso del convegno di presentazione del 14esimo Rapporto Censis sui “Media e il nuovo immaginario collettivo”. In Europa, specifica Nieri, la maggioranza dei contenuti viene prodotta dai broadcaster che “alimentano dunque in maniera virtuosa il mercato dell’audiovisivo”. A fronte della maxi-pressione competitiva “esercitata dalle piattaforme digitali lasciate libere di giocare su un campo libero” e di produrre ricavi di cui non si avvantaggiano le economie dei Paesi in cui operano. Tema centrale sia in Italia, dove il cdm ha da poco approvato il “decreto Franceschini” sulle quote da riservare al cinema italiano da parte dei broadcaster. Sia in Europa dove è in atto un braccio di ferro fra Bruxelles e le big tech sia sul fronte fiscale (nodo all’ordine del giorno del vertice di Tallinn) sia su quello concorrenziale (vedi la stangata inflitta a Amazon dall’Antitrust europeo).

Il quadro disegnato dal Censis racconta di un Paese fortemente lanciato sulla strada dell’innovazione. Nonostante il telegiornale rimanga il mezzo più utilizzato per informarsi dagli italiani, il 75% dei giovani cerca invece le notizie su Facebook mentre esplode Whatsapp utiizzato da tutti i possessori di smartphone. Sul fronte della tv tradizionale il digitale terrestre scende del 3,3% rispetto al 2016, ma conferma un seguito elevatissimo (92,2%) mentre la tv satellitare nel 2017 è al 43,5% e cresce la tv via internet (26,8%, +2,4% in un anno). Raddoppia i consumatori la mobile tv mentre le piattaforme online digitali come Netflix registrano un 11,1% di utenti. Una trasformazione che rappresenta una sfida per le tv tradizonali, “sfida alla quale siamo più che attrezzati – dice Nieri -. L’offerta di Mediaset è sempre più articolata sui due versanti, off e online, così da rispondere alla esigenze degli utilizzatori della rete in una logica everywhere e everytime, penso al sistema di chatbot su Messenger adottato per il Grande fratello e ai 5 milioni di interscambi social prodotti dalle Iene su Facebook”. La verità, dice Nieri, “è che i broadcaster sono al top per numero di contenuti scaricati”.

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