L'INDAGINE

Mediaset, perquisizioni negli uffici francesi di Vivendi

Blitz della Guardia di finanza alla ricerca di informazioni per l’inchiesta sull’acquisto di azioni della media company italiana. Sopralluoghi anche nella sede della banca di investimento Natixis. La società francese: “Siamo trasparenti, indagine di routine”

Pubblicato il 05 Ott 2017

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Negli uffici francesi di Vivendi e in quelli della banca d’investimenti Natixis sono scattate le perquisizioni della Guardia di finanza, coadiuvata dagli uomini della gendarmeria parigina. I militari del nucleo di polizia valutaria delle Fiamme gialle sono al lavoro sull’inchiesta della Procura di Milano sulla tentata scalata del gruppo francese a Mediaset, coordinata dai pm Fabio De Pasquale e Silvia Bonardi, è nata a seguito di un esposto di Fininvest e Mediaset e vede indagati il patron del gruppo francese Vincent Bollorè e l’ad Arnaud De Puyfontaine.

Gli investigatori punterebbero ad acquisire documentazione sull’acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi. L’inchiesta era scattata nel dicembre 2016 in seguito al mancato acquisto da parte di Vivendi della pay tv Mediaset Premium. “L’iscrizione dei dirigenti di Vivendi nel registro della Procura di Milano – si legge in una nota dell’azienda francese – è il risultato della denuncia infondata e ingiuriosa presentata da Berlusconi contro Vivendi dopo la sua ascesa al capitale di Mediaset. Questo atto non indica in alcun modo un’accusa nei confronti di qualcuno. Siamo trasparenti, si tratta di un’indagine di routine”.

Fininvest e Mediaset hanno presentato un esposto contro Vivendi sostenendo che il gruppo francese avrebbe creato “ad hoc” le condizioni per far scendere il titolo Mediaset, per poi lanciare la scalata a prezzi di sconto assieme allo scambio azionario del 3,5% tra Vivendi e Mediaset. Nell’indagine Bollorè e De Puyfontaine sono accusati di aggiotaggio. Già ascoltati tra i testimoni in questi mesi anche il Cfo di Mediaset Marco Giordani e Tarak Ben Ammar, consigliere di amministrazione di Vivendi e di Telecom e mediatore nel contratto di acquisto di Mediaset Premium.

Lo scorso aprile, tra l’altro, è stato ascoltato come teste in Procura anche l’ad Mediaset Pier Silvio Berlusconi. Intanto, nella causa civile MediasetVivendi la prossima udienza è fissata per il 19 dicembre. Nel procedimento Mediaset e Fininvest, prima dell’estate, hanno mosso nuove accuse ai francesi: violazione contrattuale, concorrenza sleale e violazione della legge sul pluralismo televisivo.

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