IL VOTO

E-privacy, primo via libera dal Parlamento Ue

La commissione Libertà Civili ha votato le misure che introducono novità sulle geolocalizzazione e sui cookies per tutelare maggiormente gli utenti. BusinessEurope: “Norme in conflitto con Gdpr”. Ora la palla passa al Consiglio e alla Commissione

Pubblicato il 19 Ott 2017

F.Me.

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Primo ok dell’Europarlamento a una controversa stretta sulle norme a tutela della privacy che dovranno rispettare i giganti del web, da Whatsapp a Facebook, sino alle altre applicazioni per smartphone o servizi offerti online. La commissione libertà civili ha approvato con una risicata maggioranza – tra l’altro con l’opposizione del Ppe – le nuove misure, che dovranno però ancora passare dalla plenaria oltre che essere negoziate insieme a Consiglio e Commissione, prima di arrivare al testo legislativo definitivo sulla e-privacy.

Le nuove norme offrono più tutele sul fronte della geolocalizzazione degli utenti e l’accesso ai supporti elettronici (deve essere sempre chiesto il consenso), sui cookies e l’obbligo di fornire il servizio anche se l’utente non consente di tracciare la sua attività online, e una protezione di default della privacy incluso per i sistemi di accesso a internet. I consumatori europei del Beuc hanno accolto con favore il testo dell’Europarlamento, parlando di “grande passo avanti” per “rimettere i consumatori alla guida”.

Di parere completamente opposto l’industria digitale e non, secondo cui si tratta invece, nelle parole di BusinessEurope, secondo cui le nuove norme contraddicono la legislazione già esistente sulla privacy (Gdpr), dimostrando che “ha prevalso la fretta sulla qualità”.

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