REGOLE & INTERNET

Net neutrality, pronta per il voto la nuova “versione Trump”

Entra nella fase decisiva la modifica delle regole volute da Obama per la gestione di Internet. In ballo l’abolizione delle “bright rules” che gestiva i rapporti tra Isp e Ott. Il chairman della Fcc Ajit Pai: “Più potere alla Ftc”

Pubblicato il 22 Nov 2017

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Oggi la presentazione, il 14 dicembre il voto da parte del consiglio. Questa la road map della “nuova” net neutrality che la Federal Communications Commission si prepara a varare modificando così le regole approvate dal Governo di Barack Obama. Il chairman Fcc Ajit Pai ha annunciato che con le nuove norme agli Isp verrà solo richiesta “trasparenza” nella gestione delle connessioni Internet, mentre spetterà alla Federal Trade Commission l’enforcement delle regole per la tutela dei consumatori e della concorrenza. I dettagli saranno discussi oggi insieme agli altri membri della commissione.

A maggio l’Fcc aveva accolto la proposta di Pai di rivedere l’Open Internet Order che era stato approvato con Obama nel 2015: la nuova proposta allentava un certo numero di vincoli per gli Isp. In estate era stata tenuta a riguardo una consultazione pubblica.

In linea con le richieste del settore delle Tlc il presidente Fcc vuole porre fine alla cosiddetta Title II classification dei servizi a banda larga nell’ambito dell’Open Internet order che ri-classificava i servizi di banda larga come utility dando alla Fcc il potere di imporre regole più stringenti.

La consultazione pubblica ha anche preso in esame anche l’eventuale abolizione delle tre “bright-line rules”, i capisaldi immaginati dall’ex capo della Fcc Tom Wheeler: no blocking (ogni indirizzo IP sull’intera rete Internet deve essere raggiungibile senza limitazioni), no throttling (gli Isp non possono bloccare o rallentare il traffico con una specifica origine o di una specifica applicazione) e no (third party) paid prioritization (gli Isp non possono dare maggiore priorità al traffico da una specifica sorgente o a una specifica applicazione sulla base di accordi commerciali con terze parti, content  provider o più genericamente Over the top). Una regola che puntava a impedire accordi di natura economica tra Isp e Ott per realizzare una corsia preferenziale su cui convogliare il traffico dell’Ott destinato a particolari utenti dell’Isp.

Pai ha dichiarato di voler restituire alla Ftc il controllo di Internet: secondo la sua proposta, “la Fcc richiederà agli Isp unicamente di essere trasparenti cosicché i consumatori possano scegliere le offerte di servizi migliore e gli imprenditori e altre piccole imprese possano avere le informazioni tecniche necessarie per innovare”.

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