Smart Italia, una piattaforma digitale per il made in Italy

Messa a punto da Isiamed con un modello già operativo in settori come turismo, agroalimentare, sport e industria. La partnership con Zte

Pubblicato il 23 Nov 2017

Folloni-Gianguido

È possibile un “modello digitale italiano di Smatt City? Ne è convinta IsiameD la società presieduta da Gianguido Folloni che ha presentato al mercato “Smart Italia: L’economia digitale della Città italiana”. “Si tratta – spiega Folloni a CorComdella risposta italiana per l’economia ed il sociale delle Amministrazioni Comunali interessate a valorizzare la loro tipicità e la loro identità nell’economia digitale”.

Frutto di analisi e ricerca compiute con Il Comunicatore Italiano, think tank fondato nel 2011 sulla web reputation e l’economia digitale, IsiameD, con propri investimenti privati, ha prodotto il “primo modello digitale italiano di Smart City” partendo dalla creazione di valore per innovare la tipicità presente nei 7978 Comuni d’Italia, superando il costoso concept da ammodernamento informatico sinora proposto alle Amministrazioni Comunali, spiega un comunicato.

Nell’ambito di “Smart Italia” è già operativa l’offerta “Smart Turismo” per le Città turistiche che hanno la necessità di innovare l’offerta valorizzando il DNA del territorio e assicurare positive ricadute economiche ed occupazionali.

Seguendo la domanda proveniente dal mercato Isiamed ha generato tre offerte: “Smart Agroalimentare”, “Smart Sport” e “Smart Industria” dove a guidare i contenuti sono specifiche competenze leader nel loro settore e che fanno parte delle strutturate partnership produttive di IsiameD.

Per il mercato Italia, il partner industriale internazionale è dallo scorso giugno ZTE Italia.

IsiameD offre alle realtà locali un check digitale delle competenze di governance presenti sul territorio, produce un bilancio digitale per una riqualificazione e ristrutturazione personalizzata delle risorse e infine crea un dialogo digitale del core business per un corretto rapporto con la verticale del mercato di riferimento.

“Abbiamo integrato – spiegato ancora Folloni – la potenza di una costante ricerca mondiale nell’innovazione digitale di ZTE con l’adozione del modello digitale italiano che parte dalla persona e non la colonizza nei suoi comportamenti sociali. Un vantaggio perché rimette in competitività le capacità che rendono distinto ed apprezzato il “Made in Italy”.

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