STRATEGIE

Lucarelli: “Industria 4.0, ripartiamo dalle nostre radici”

Il presidente di Csit: “Una chance da non perdere. Ma non sarà una rivoluzione: piuttosto un’evoluzione da quanto conquistato dall’Italia con l’introduzione dell’informatica nei processi produttivi”

Pubblicato il 09 Giu 2016

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Nuova evoluzione più che rivoluzione quella di Industria 4.0, secondo Ennio Lucarelli Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici che oggi insieme a Maurizio Stirpe, Presidente Unindustria, ha aperto i lavori del convegno “Industria intelligente: la quarta rivoluzione è già iniziata” in occasione dell’iniziativa Unirete.

“E’ un’opportunità che non possiamo perdere quella di Industria intelligente – afferma Lucarelli – ripartendo dalle nostre radici. Già negli anni ’60 la rivoluzione dell’informatica, Industria 3.0, aveva sostenuto la produttività del Paese portando poi, negli anni 2000, le imprese italiane ad essere sopra la media europea. Da qui bisogna partire con un processo di evoluzione, già intrapreso dalle grandi imprese e a cui si stanno avvicinando le Pmi, che tenga conto delle grandi infrastrutture aziendali già esistenti. Un’evoluzione che ogni impresa deve far propria, personalizzare, integrando servizi innovativi, tecnologie e risorse per disegnare nuovi modelli di business”.

“Iniziative come quelle di oggi di Unirete – prosegue Ennio Lucarelli – sono fondamentali per avvicinare le imprese e, in particolare, le PMI, favorire incontri B2B e la contaminazione di esperienze nei territori; e vanno valorizzate come best practices a livello europeo.

Fondamentale poi – conclude Lucarelli – il ruolo di stimolo e indirizzo dell’Europa come è evidente dall’intervento di Yves Paindaveine, Coordinatore “Digitising European Industry” Strategy – Commissione europea, centrato sulla digitalizzazione dell’Industria europea e sui Digital Innovation Hubs, per supportare l’industria, condividere l’innovazione, valorizzare le specializzazioni territoriali e contaminare la conoscenza”.

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