PUNTI DI VISTA

Industria 4.0, ecco la ricetta di Federmanager

Al centro delle trasformazioni dei processi produttivi ci sono le competenze dei dirigenti. L’analisi del consigliere nazionale Guelfo Tagliavini: “Ci candidiamo a partecipare alla cabina di regia governativa”

Pubblicato il 11 Lug 2016

Guelfo Tagliavini, consigliere nazionale federmanager

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Al fine di definire un modello di Industria 4.0 da applicare al tessuto industriale italiano Federmanager, federazione dei dirigenti industriali, ritiene di aver fornito un valido contributo alla Commissione permanente Attività Produttive della Camera ed in particolare al presidente della stessa on. Epifani e al relatore del documento finale di indagine on. Basso.

Abbiamo seguito, per mesi, l’ter della ricerca conoscitiva su Industria 4.0 avviata dalla x commissione parlamentare elaborando una serie di proposte tese ad individuare quella che definiamo la via italiana della cosiddetta quarta rivoluzione industriale mettendo in particolare evidenza il ruolo fondamentale del management quale chiave di successo di ogni processo innovativo tecnologico e organizzativo.

Le competenze manageriali quindi, al centro delle trasformazioni dei processi produttivi che consentano di porre il nostro Paese, secondo per potenzialità manifatturiera a livello europeo, in ascesa nelle classifiche anche nelle aree in cui più lenta è stata la nostra crescita.

Il piano Industria 4.0 sembra il programma su cui il Governo voglia giocare una partita determinante per rilanciare un organico progetto di politica industriale in favore delle grandi imprese senza trascurare la riorganizzazione, per filiere, delle Pmi asset fondamentale del nostro sistema produttivo. Queste le esplicite affermazioni del ministro Calenda.

Per farlo, come è stato in più di un’occasione ribadito, sarà necessario spingere su iniziative che privilegino gli investimenti i programmi di digitalizzazione diffusa sia in ambito privato che nei settori della PA locale e centrale.

E’ indiscutibile infatti che il tema della digitalizzazione rappresenti il driver per l’innovazione e modernizzazione di tutti i settori produttivi dell’economia.

Tecnologie e infrastrutture abilitanti, competenze e formazione altro non sono che i prerequisiti per trasformare ed aggiornare i processi produttivi essenziali per consentire di cogliere le nuove opportunità di mercato applicando adeguati e innovativi modelli di business.

Questo delicato e fondamentale progetto Paese ha incontrato un consenso generalizzato da parte delle varie forze politiche e sindacali, delle varie associazioni di categoria e, soprattutto, ha generato il favore da parte del mondo della produzione industriale che spera di poter cogliere, da questa occasione, una inversione di tendenza per ridare alle nostre aziende una prospettiva di crescita e competitività.

Federmanager è da anni impegnata, attraverso l’azione dei propri iscritti, a promuovere iniziative di forte spinta dei processi di innovazione e di continuo aggiornamento delle competenze necessarie per governare i nuovi trend.

Una nostra commissione di esperti di politica industriale è da tempo al lavoro sulle tematiche dei nuovi modelli di sviluppo e sui criteri di digitalizzazione diffusa applicabili al mondo della produzione industriale.

In analogia alle iniziative di collaborazione che ci vedono a fianco dell’Agenda per l’Italia Digitale, Federmanager si candida a partecipare, con specifiche competenze, alla costituenda cabina di regia governativa relativamente agli aspetti che riguardano il mondo economico ed imprenditoriale.

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