IL REPORT

IT security tallone d’Achille di Industria 4.0

Indagine Kaspersky Lab: a rischio hacker oltre il 90% dei sistemi di controllo “connessi”. L’87% presenta vulnerabilità di rischio medio mentre il 7% di rischio alto. Il numero di criticità è aumentato di dieci volte negli ultimi cinque anni: da 19 nel 2010 a 189 nel 2015. “Servono più esperti di sicurezza industriale”

Pubblicato il 11 Lug 2016

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Il 91,1% dei sistemi di controllo industriale (Industrial Control Systems – Ics) connessi a Internet è esposto a minacce di sicurezza informatica. Lo rileva un’indagine Kaspersky Lab secondo cui il 3,3% degli Ics situati in queste organizzazioni contiene vulnerabilità critiche eseguibili da remoto.

In totale il report ha identificato 188.019 impianti con componenti Ics accessibili via Internet in 170 Paesi, la maggior parte dei quali situati negli Stati Uniti (30,5% – 57.417) e in Europa. La Germania (13,9% – 26.142 impianti) si trova in testa alla classifica Europea, seguita da Spagna (5,9% – 11.264) e Francia (5,6% – 10.578).

Il 92% (172.982) dei sistemi di controllo industriale presenta vulnerabilità. L’87% di questi impianti ha vulnerabilità a rischio medio e il 7% presenta vulnerabilità critiche. Per quanto riguarda il numero di vulnerabilità nei componenti Ics è aumentato di dieci volte negli ultimi cinque anni: da 19 vulnerabilità nel 2010 a 189 nel 2015. I componenti più vulnerabili sono le interfacce uomo-macchina (Human Machine Interfaces, HMI), i dispositivi elettrici e i sistemi Scada.

Il 91,6% (172.338 impianti) dei dispositivi Ics accessibili dall’esterno usano protocolli di connessione a Internet deboli, che permettono ai criminali di condurre attacchi “man in the middle”

“La nostra ricerca mostra che maggiori sono le dimensioni dell’infrastruttura Ics, maggiore è la probabilità che essa presenti significativi problemi di sicurezza. La colpa non è del singolo vendor software o hardware. Per sua natura, l’ambiente Ics è un mix di diversi componenti interconnessi, molti dei quali sono collegati a Internet e contengono problemi di sicurezza – spiega Andrey Suvorov, Head of Critical Infrastructure Protection di Kaspersky Lab – Non ci sono garanzie al 100% che, in qualsiasi momento, un impianto ICS non abbia almeno un componente vulnerabile. Tuttavia, questo non significa che non ci sia modo di proteggere dagli attacchi informatici una fabbrica, una centrale elettrica o un isolato di una smart city. La semplice consapevolezza delle vulnerabilità dei componenti usati in uno specifico impianto industriale è il requisito essenziale per la gestione della sicurezza dell’infrastruttura. Questo era proprio uno degli obiettivi alla base del nostro report: accrescere la consapevolezza tra il pubblico interessato”.

Ma come proteggere gli ambiente Ics dai possibili cyber attacchi? Gli esperti di Kaspersky Lab consigliano di:

· Condurre una revisione di sicurezza: invitare esperti specializzati nella sicurezza industriale è probabilmente il modo più rapido per identificare e rimuovere le lacune di sicurezza descritte nel report.

· Richiedere un’intelligence esterna: oggi la sicurezza IT dipende dalla conoscenza dei possibili vettori di attacco. Ottenere questa intelligence da parte di vendor affidabili aiuta le organizzazioni a prevedere gli attacchi futuri all’infrastruttura industriale dell’azienda.

· Garantire protezione all’interno e all’esterno del perimetro. Gli errori accadono. Una strategia di sicurezza appropriata deve dedicare significative risorse al rilevamento e alla risposta agli attacchi, per bloccarli prima che raggiungano oggetti critici.

· Valutare metodi avanzati di protezione: uno scenario di Default Deny per i sistemi Scada, controlli regolari di integrità e monitoraggio specializzato del network per accrescere la sicurezza complessiva dell’azienda e ridurre le probabilità di violazioni andate a buon fine, sebbene alcuni nodi intrinsecamente vulnerabili non possano essere sistemati o rimossi.

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