LA RICERCA

Il cloud mette il turbo alla quarta rivoluzione industriale

Studio Oracle: la “nuvola” stimola l’adozione delle tecnologie per industria 4.0. Il 62% di chi la utilizza ha già implementato innovazioni nel campo della robotica e il 60% nell’intelligenza artificiale

Pubblicato il 14 Set 2016

A.S.

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Il Cloud è la chiave di volta per lo sviluppo di Industria 4.0 e della quarta rivoluzione industriale. A evidenziarlo è la ricerca “Cloud: Opening up the Road to Industry 4.0” di Oracle, secondo cui per la maggioranza delle aziende il cloud rappresenta la tela su cui tessere e costruire le strategie e gli investimenti in innovazione tecnologica quali la robotica (per il 62% delle aziende) e l’intelligenza artificiale (per il 60%), che insieme all’automazione sono le tecnologie che guidano questa transizione e saranno gli asset principali nella maggior parte delle aziende moderne.

Focalizzando l’attenzione sull’Italia, il 55% delle aziende sta implementando tecnologia robotica e il 57% l’intelligenza artificiale. Il 9% delle aziende ha già integrato un modello basato su cloud per gestire applicazioni legacy e nuove piattaforme (cifra più alta della media degli altri paesi, il 38% la sta implementando quest’anno, il 35% prevede di farlo nel 2017. Il cloud è visto come un modello da adottare per riuscire a connettere vecchie e nuove piattaforme. Per il 42% degli intervistati italiani, inoltre, una delle attuali sfide per l’implementazione del cloud è data dalla difficoltà di adottare rapidamente applicazioni innovative. Il 62% degli interpellati concorda sul fatto che la loro infrastruttura IT sia troppo rigida e che freni l’innovazione, il 47% deve affrontare difficoltà nel gestire applicazioni che non si parlano e il 40% nel gestire i finanziamenti per l’investimento. Il 48%, infine, ha dichiarato che i modelli di integrazione delle varie applicazioni e tecnologie di cui dispongono adesso crea inefficienze nell’azienda: in particolare per i tempi di introduzione di innovazioni, e ostacola anche la capacità di sfruttare al meglio funzioni fondamentali per l’industria del futuro come le analytics.

“L’aspetto incoraggiante – prosegue il comunicato – è dato dal fatto che la grande maggioranza delle imprese stia pianificando di dotarsi di un unico modello di cloud integrato nell’intera organizzazione”.

Attualmente, su scala Emea, solo l’8% dispone di un modello di cloud integrato per la gestione delle applicazioni legacy e di nuove piattaforme, il 36% dichiara che lo implementerà entro la fine di quest’anno e un altro 40% prevede di farlo nel 2017. Attualmente, solo il 5% non ha piani per mettere in atto questo passaggio.

“Nonostante il clima economico ancora incerto – sottolinea Fabio Spoletini, Country Manager di Oracle Italia – le imprese hanno ormai compreso che la velocità in cui s’innova è l’unica via per acquisire vantaggio competitivo. D’altra parte alcune delle aziende di maggior successo al mondo, tra cui Uber e Airbnb, sono nate proprio al culmine della crisi finanziaria. Questo dimostra che la possibilità di avere successo esiste sempre. L’alba dell’Industria 4.0 vede le aziende viaggiare su due corsie dell’innovazione, quella veloce e quella lenta. L’aumento delle infrastrutture cloud integrate ha reso più economico, facile e veloce diventare competitive”.

“Le aziende che intraprendono il processo di digitalizzazione, hanno bisogno di un’infrastruttura digitale flessibile e scalabile per sostenere questo cambiamento – aggiunge Tim Jennings, chief research officer di Ovum – Una piattaforma cloud integrata che offra sia servizi di infrastruttura sia servizi di piattaforma, consente alle aziende di sviluppare rapidamente nuove soluzioni di business, sfruttando le nuove tecnologie digitali come l’intelligenza artificiale, i big data e l’Internet delle cose”.

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