Poste, causa a Ibm? Non è all’odg. Sarmi: “Ora concentrarsi sull’operatività”

Secondo l’ad la priorità è andare alla radice del guasto informatico: “Ogni altra considerazione verrà dopo”

Pubblicato il 16 Giu 2011

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Sulle cause dei recenti disservizi Poste Italiane è al lavoro
"giorno e notte" e per ora la priorità è quella di
andare alla radice del guasto informatico: quindi anche
l'ipotesi di fare causa all'Ibm non è all'ordine del
giorno nell'agenda della società.

È, in sintesi, quanto affermato dall'amministratore delegato
di Poste Italiane, Massimo Sarmi, a margine di un'audizione
alla commissione Trasporti e Tlc del Senato sul caos informatico
scoppiato nei propri uffici all'inizio del mese. "Stiamo
lavorando giorno e notte, sono cose che possono accadere; ogni
altra considerazione verrà dopo", ha risposto l'ad a chi
gli chiedeva se l'azienda farà causa all'Ibm.

Dal laboratorio dell'azienda informatica Usa vengono una parte
dei tecnici della task force messa in piedi da Poste per analizzare
minuziosamente, anche ad uffici chiusi, le operazioni compiute per
scongiurare ogni altro possibile problema.

Sarmi ha voluto sottolineare: "l'insieme dei nostri
sistemi di controllo, pur in presenza di un malfunzionamento del
software, hanno consentito di dare un servizio pari a circa 6
milioni di operazioni a fronte delle 8-8,5 milioni di operazioni di
un giorno normale". E questo, ha aggiunto, anche nelle
giornate 'peggiorì di venerdì 3, sabato 4 e lunedì 6
giugno.

"Abbiamo arrecato del disagio – ha detto ancora l'ad di
Poste – perché dai sistemi di controllo abbiamo rallentato la
durata delle operazioni affinché il sistema non entrasse in
blocco. Tuttavia abbiamo mantenuto la funzionalità pur se con
tempi di attesa più lunghi del normale".

È possibile escludere, è stato chiesto, che il guasto informatico
si ripeta? Di questo "ho la ragionevole certezza – ha
replicato Sarmi – ma per esserne sicuri su base scientifica è
necessario che ci siano le certificazioni fatte tramite analisi di
laboratorio. Su questo siamo stati attivi fin dall'inizio e
ancora adesso stiamo lavorando giorno e notte", ha concluso.

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