Analytics, sfida a tre fra Hp, Ibm e Oracle

La competizione più agguerrita si giocherà sul terreno delle soluzioni di fascia alta. Scontro a colpi di acquisizioni e battaglie legali

Pubblicato il 06 Set 2011

I piani di Hp per imporsi anche sul mercato corporate di fascia
alta incontreranno non poche difficoltà ora che la concorrenza dei
suoi arci-rivali si fa più aspra. La sua ex partner trasformatasi
in nemica giurata, Oracle, ha inasprito la battaglia legale contro
l’azienda di Palo Alto intentando martedì una nuova causa che ha
al centro il supporto della piattaforma Itanium. Dall’altro lato
Ibm, che secondo molti analisti è il primo colosso hitech che Hp
cerca di emulare, ha annunciato due importanti acquisizioni che la
rendono ancora più forte.

Entrambe le aziende che Ibm ha deciso di comprare, la i2 di
Cambridge, Gran Bretagna, e la Algorithmics di Toronto, sono
concentrate sull’analisi dei dati, un tipo di software per il
business che aiuta le aziende ad analizzare e utilizzare
efficacemente la crescente mole di dati che raccolgono.
“L’analytics è sicuramente una delle grandi applicazioni
emergenti per il mercato aziendale”, confema Shaw Wu, analista di
Sterne Agee. "Le aziende hanno una montagna di informazioni e
hanno bisogno di un modo per gestirle, trarne profitto e sfruttarle
per prendere decisioni migliori”.

Due settimane fa, anche Hp è entrata nell’analytics annunciando
l’acquisizione del produttore di software britannico Autonomy
Corp. per 10 miliardi di dollari. L’obiettivo di Hp è
conquistare un posto di primo piano anche come fornitore di
software per attrarre grandi clienti aziendali e redditizi
contratti It. “La maggior parte del lavoro svolto dai servizi Hp
riguarda l’integrazione e l’outsourcing e il funzionamento
dell’It", spiega l’analista di Gartner Martin Reynolds.
"Ibm invece trasforma il modo di fare business dei suoi
clienti".

Ora Hp vuole far capire al mercato che sta andando in una nuova
direzione. Per questo ha annunciato l’accordo per Autonomy lo
stesso giorno in cui ha ventilato la possibilità di uno spin off
della sua divisione personal computer, allontanandosi dal mercato
consumer verso quello corporate.



La spinta verso il software enterprise è accentuata dalla
direzione data all’azienda dal Ceo Leo Apotheker, ex numero uno
di Sap. "Essendo un executive che ha passato la maggior parte
della carriera nel mondo del software, questo è il settore che
conosco meglio", ha dichiarato Apotheker.



Ma è anche il settore in cui Ibm e Oracle sono più
forti.
Entrambe hanno ultimamente fatto acquisizioni di società
attive nel software enterprise. Ibm, per esempio, considerando
anche le acquisizioni dell’ultima settimana, ha speso 14 miliardi
di dollari in cinque anni per accaparrarsi oltre venti aziende del
data analytics.
"Quello che Hp fa oggi, Ibm lo fa da
anni”, ha dichiarato il business development director di Ibm,
Gordon Burnes.


Secondo Ibm, Hp "deve ancora imparare a usare il software come
strumento di crescita strategica” e l’analista Wu di Sterne
Agee è d’accordo: Hp “non ha ancora un nome riconosciuto
nell’analytics”. Oracle sta cominciando a crescere in questo
settore, secondo Wu: è agli anizi, ma ha il vantaggio di avere
“il prodotto per database più impiegato al mondo”.

Quanto alla battaglia legale tra Oracle e Hp e alla recente accusa
rivolta da Hp ad Oracle di aver violato l’obbligo di supportare
il chip Intel Itanium, per gli analisti le cause in tribunale
aumentano la confusione sulla direzione che il business di Hp sta
prendendo e le rendono più difficile imporsi come nuovo player sul
mercato aziendale di fascia alta. Gary Beach del Cio Magazine
sottolinea: "I Cio che oggi fanno business con Hp resteranno
fedeli ad Hp nei prossmi 12-18 mesi, ma quelli che stanno
considerando se fare affari con Hp potrebbero restare in
attesa”.

Secondo il Wall Street Journal, infatti, alcuni clienti corporate
di Hp cominciano a diventare nervosi: la lunga battaglia legale
potrebbe finire col pesare sui margini di guadagno di Hp e intanto
il gruppo di Palo Alto deve anche prepararsi a fronteggiare le
incursioni nel segmento hardware della rivale Oracle, ora
proprietaria di Sun Microsystems.

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