Sistri, aziende alla Prestigiacomo: “Ritardi dovuti a difetti tecnologici”

Rete Imprese Italia replica al ministro dopo il ripescaggio del sistema di tracciabilità dei rifiuti: “Sono le inutili complicazioni burocratiche e i problemi di hardware e software che hanno frenato l’avvio del progetto, non l’allergia ai controlli”

Pubblicato il 08 Set 2011

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"Sono le inutili e costose complicazioni burocratiche a
frenare l'avvio del
Sistri
, non l'allergia ai controlli". Questa la
replica di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato,
Confcommercio, Confesercenti) a quanto affermato ieri dal ministro
dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sul sistema di
tracciabilità dei rifiuti, la cui entrata in vigore obbligatoria
dal 9 febbraio prossimo è stata inserita nel maxiemendamento alla
Manovra.

"Il Ministro Prestigiacomo – sottolinea Rete Imprese Italia –
parla di allergia ai controlli da parte delle imprese. Invece sono
ben altri i veri motivi che hanno ostacolato l'attuazione del
Sistri: procedure complicate e costose, problemi e ritardi nella
distribuzione dei dispositivi Usb e nell'installazione delle
black box, malfunzionamenti dovuti a difetti strutturali
nell'hardware e nel software, continui correttivi legislativi e
procedurali".

"Nessuno – aggiunge l'associazione – mette in dubbio la
necessità di combattere le ecomafie. Ma bisogna riuscire a farlo
con modalità semplici in capo alle imprese per garantire una
gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati".

Il Sistri partirà dunque dopo un percorso accidentato "che ha
visto molte resistenze dovute soprattutto a una sorta di allergia
ai controlli da parte delle aziende – ha detto il ministro per
l'Ambiente – Forse avremmo dovuto accogliere fin
dall'inizio le richieste che ci suggerivano di far partire il
Sistri in maniera graduale, visto che abbiamo a che fare con un
settore, quello dei trasporti e dei rifiuti, che non ha
dimestichezza con i mezzi informatici", ha detto ieri la
Prestigiacomo.

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