Censimento online a quota 2 mln. Giovannini: “Problemi superati”

Il presidente dell’Istat: “Un risultato straordinario. Risolti i colli di bottiglia: non ci aspettavamo una tale affluenza”

Pubblicato il 13 Ott 2011

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"Alle 11 di oggi abbiamo superato 2 milioni di persone censite
attraverso Internet in 3 giorni". Lo ha annunciato il
presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, aggiungendo che si
tratta di "Un risultato straordinario, che dimostra ancora una
volta la voglia di partecipazione dei cittadini".

Il numero uno dell'Istituto Nazionale di Statistica è poi
tornato sui
problemi al sito
nella giornata di esordio: "Li abbiamo
superati brillantemente e senza costi aggiuntivi. Il ritorno dei
questionari procede molto celermente e di questo vorrei ringraziare
i cittadini".

In fondo il censimento "è stato pensato per aiutare la
programmazione degli enti pubblici". Giovannini ha poi
precisato che a un mese dalla fine delle operazioni di raccolta sul
territorio verranno diffusi i primi risultati "perché servono
alle amministrazioni locali per programmare i servizi". Il
presidente ha poi concluso tornando sui problemi di accesso al sito
dell'Istat avvenuti nelle prime ore: "è come se tutti i
cittadini italiani, che nei sondaggi ci avevano detto che avrebbero
completato il questionario su internet, avessero deciso
simultaneamente di farlo la domenica".

I tecnici dell'Istituto avevano calcolato un flusso orario di
300mila soggetti "ma – ha concluso Giovannini – abbiamo avuto
punte di un milione e ora procediamo rapidamente". Alle 21 di
domenica scorsa, precisa Giovannini, sono stati raddoppiati i
server. 

"Per il futuro pensiamo di andare verso un modello americano
di rilevazione e cioè l'integrazione delle fonti
amministrative e poi l'integrazione ogni anno con una
rilevazione campionaria reale per assicurare la qualità dei
dati", chiude Giovannini. L'idea, insomma, "è quella
di applicare alla popolazione quello che per le imprese facciamo
già ormai da 10 anni». «Questo – ha aggiunto Giovannini –
fornirebbe dati annuali dettagliati e quindi non più una
'fotografià, ma un 'film'".

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