Programmi-italia.net, i consumatori: “Più poteri a Gdf e Polizia Postale”

Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum, accoglie con favore l’apertura dell’inchiesta per truffa da parte della Procura di Roma nei confronti del provider, ma chiede un inasprimento degli strumenti di contrasto: “L’Antitrust non basta” 

Pubblicato il 15 Nov 2011

A seguito delle numerose denunce e segnalazioni all’Antitrust, la
Procura di Roma ha infine aperto un
fascicolo processuale
nei confronti della società “Estesa
Limited”, alla quale è riconducibile il sito
“Italia-programmi.net”, con l’accusa di tentata truffa dietro
l’emissione di messaggio ingannevole. L'apertura del
fascicolo è accolta con favore da Adiconsum, che auspica "un
intervento legislativo a tutela dei consumatori e più poteri a
Guardia di Finanza e Polizia Postale – ha detto il segretario
generale Pietro Giordano – l'operato dellAntitrust non
basta".

Ricordiamo che l’azienda prometteva, ingannevolmente, di far
scaricare programmi in modo del tutto gratuito, salvo poi inviare
richieste di pagamento per un contratto biennale a 96 euro
l’anno.

"Adiconsum – dice Pietro Giordano, Segretario Generale
Adiconsum – chiede un intervento legislativo a tutela dei
consumatori. È ormai indubbio che la sola pronuncia di condanna
dell’Antitrust non basta, come dimostrano anche altri precedenti
e analoghi casi (v. Easydownload). Occorre dotare la Polizia
Postale e la Guardia di Finanza di strumenti più efficaci, come
avviene per la lotta alla pedopornografia e alla violazione del
diritto d'autore, per chiudere immediatamente i siti
incriminati ed impedire che ignari utenti vengano
raggirati".

"Adiconsum – prosegue Giordano – chiede inoltre
l'intervento delle grandi aziende di software (Microsoft, Adobe
Skype, etc.) affinché intervengano nella vicenda a propria tutela,
visto che i siti come www.italia-programmi.net fanno pagare gli
utenti per scaricare programmi che loro distribuiscono
gratuitamente.
Adiconsum – conclude Giordano – invita i consumatori ad attendere
i risultati dell’inchiesta della Procura ed a rivolgersi per
assistenza presso le sedi territoriali Adiconsum
(www.adiconsum.it)".

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